La terza partita giocata in una settimana non ha influito più di tanto sulla capacità offensiva delle squadre del nostro campionato, perchè questa undicesima giornata della Serie A 2013 ha visto un numero di goal simile a quello dei turni precedenti.
Gli anticipi di ieri delle tre squadre impegnate in Champions hanno ribadito il Napoli e la Juventus come squadre di assoluto livello, e se non fosse per l’anomalia giallorossa targata Rudi Garcia sarebbero le squadre di Benitez e Conte sarebbero nettamente prime. I bianconeri, grazie al goal di Pogbà, sono riusciti ad espugnare un campo storicamente non semplice per loro come il Tardini, e ancora una volta hanno dimostrato la profondità del loro reparto offensivo. Quagliarella, appena dopo l’ingresso, con un tiro dei suoi ha provocato il goal del giovane francese e nemmeno l’assenza di Bonucci e Pirlo, i due tessitori del gioco della squadra, ha impedito alla Juve di portare a casa il risultato pieno. Stesso discorso vale per il Napoli, sempre più in alto grazie alle invenzioni di un Callejon strepitoso e di un Hamsik tornato a buon livello, entrambi parte di un reparto offensivo capace sempre di creare occasioni a grappoli.
Malissimo il Milan di Allegri, che subisce la quinta sconfitta in campionato alla vigilia del fondamentale impegno di Champions col Barcellona. I rossoneri sono quasi solo Balotelli, e nemmeno un Kakà volenteroso ma non più in grado di trascinare una squadra per 30 e più partite può bastare a risollevare una squadra poco incisiva, che in difesa subisce un numero di goal spropositato (tra le prime 14 squadre in classifica il reparto arretrato dei rossoneri è il peggiore, con 19 reti subite). Urge un portiere affidabile, perchè Gabriel non sembra all’altezza e Abbiati ormai è avviato verso la fine della carriera. La Fiorentina invece si dimostra una squadra solida per la felicità di un Montella e anche senza Cuadrado e Gomez (con un Rossi sottotono) non lascia scampo agli avversari. L’impressione è che quando tutta la rosa sarà a disposizione del tecnico di Pomigliano, i viola possano dire la loro anche in ottica Champions.
Nelle partite di oggi Verona ed Inter sono state protagoniste di due convincenti vittorie contro Cagliari e Udinese, guidate dai soliti uomini cardine Toni e Palacio. I nerazzurri hanno disputato quella che finora è la migliore prestazione del loro campionato, dominando dal primo all’ultimo minuto e andando a segno con Palacio, Alvarez e Ranocchia. Note negative gli infortuni dello stesso Ranocchia, di Samuel e del brasiliano Jonathan. I gialloblu di Mandorlini convincono ancora e battono 2 a 0 i sardi, che non riescono più a ritrovarsi dopo il bell’inizio di stagione.
Delusione di questo inizio di Serie A 2013 è la Lazio, in un momento no che non sembra avere fine e, dopo una prima partita ad attaccare la porta del Genoa-difesa benissimo da un Perin in giornata di grazia-subisce il goal di Kucka e il successivo rigore di Gilardino (dopo un netto fallo di mano di Ciani). Le voci che volevano Petkovic lontano dalla panchina gialloblu torneranno a farsi sentire, sta a Lotito decidere se il tecnico è ancora l’uomo giusto per guidare una squadra in crisi d’identità e con un Hernanes (oggi assente) lontano parente del fuoriclasse ammirato negli anni scorsi.
Nell’anticipo di mezzogiorno il Livorno torna finalmente alla vittoria, superando l’Atalanta grazie a un goal di Paulinho. La partita più bella di questo turno, sconsigliata ai deboli di cuore, è forse quella da cui ci si aspettava di meno: Sampdoria-Sassuolo.
Dopo essere passati in svantaggio per 3 a 1 (oltre a essere rimasti con un uomo in meno) i blucerchiati hanno avviato una rimonta fatta di nervi e tanta volontà, e dopo essere andati vicini anche al 4 a 3 hanno subito un contropiede del neo entrato Farias, che ha provocato il rigore di De Silvestri dopo una bella azione personale. Berardi dal dischetto è glaciale e grazie alla sua tripletta la squadra emiliana ottiene la seconda vittoria in campionato, la prima in trasferta.
Stasera e domani si disputeranno le ultime 2 partite: Torino-Roma e Bologna-Chievo.
Foto: inter.it