Chi scrive – per passione o per lavoro – lo sa: nessuna storia che merita di essere raccontata sfugge alle notti in bianco di uno scrittore alle prese con il proprio delirio di idee.
Esiste il fatidico blocco dello scrittore, ed esiste il momento in cui riordinare il fiume in tempesta di idee che scorrono, a volte troppo veloci, sembra un’ardua impresa.
Quelli dell’associazione culturale Finzioni, la scuola di narrazione fondata da Carlo Lucarelli, lo sanno, e assieme alla fondazione Unipolis e al Comune di Bologna danno vita a un pronto soccorso narrativo per gli scrittori in pena.
Il pronto soccorso narrativo di Bologna vuole essere un punto di ascolto per scrittori e sceneggiatori in difficoltà.
Gli ex allievi, ad oggi collaboratori, della bottega Finzioni saranno le menti volontarie di questa iniziativa.
La sperimentazione del progetto verrà presentata venerdì 8 e sabato 9 novembre allo Scriba, il festival in onore delle scritture di mestiere che si terrà nei pressi delle due Torri di Bologna.
Lo Scriba ospiterà il progetto pronto soccorso narrativo all’interno della piazza coperta della biblioteca Sala Borsa, in piazza Nettuno 3.
Durante i due giorni in cui si terrà il festival delle scritture di mestiere, gli autori alle prese con la loro fatica narrativa, o scenografica, potranno trovare conforto nell’esperienza di volontari esperti nel settore.
Che le strutture pubbliche della città accolgano un progetto sociale e culturale come il pronto soccorso narrativo fa onore alla città madre di tanti talenti della narrazione.
La sede definitiva del punto di ascolto per scrittori sarà una struttura privata: la Reale Farmacia Toschi di Bologna, in via San Felice 89.
Una farmacia dagli interni antichi e lussuosi, in cui si respira aria di forte legame alle tradizioni.
Abbiamo incontrato il Dottore Achille Toschi, nonché proprietario della Farmacia omonima, che ha raccontato con entusiasmo di questo progetto che avrà inizio con il nuovo anno, e con la riapertura della nota Farmacia, attualmente in fase di restauro: <<Vogliamo conservare le tradizioni, ma dare quel tocco di innovazione>> dice il Dottor Toschi.
L’intento di questo progetto, mi spiega con estrema gentilezza il Dottor Toschi, è quello di arrivare in particolar modo ai giovani, dare loro la possibilità di incontrare chi professionalmente ce l’ha fatta, unire l’esperienza di professionisti del settore, alla capacità dell’ascolto.
Proprio come da anni per tradizione viene fatto nella sua Farmacia di famiglia.
Del resto, la farmacia è per tutti un punto di accoglienza.
Che si tratti di un farmaco o di un consiglio, la farmacia è forse il punto di ascolto più longevo al mondo in cui recarsi spinti dalla necessità di aiuto.
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