“Perché ho lasciato il Milan? Ovviamente a causa di Allegri. Non avevamo un buon rapporto. Mi faceva giocare le grandi partite come quelle contro il Barcellona o la Juventus, poi mi lasciava fuori per quattro incontri. Ma alla mia età devi giocare sempre per mantenere un alto livello, come ad esempio Scholes e Giggs, per dare il mio contributo come è avvenuto nell’anno dello scudetto. Ma Allegri non me l’ha permesso e da fuori poteva sembrare che non fossi al centro per centro. Il Mila non tornerà in alto a breve. La squadra si sta rinnovando e ci vorrà tempo per tornare al top. Io allenatore? Ho quasi finito il corso, mi sto preparando ma per ora nulla di concreto, il mio desiderio più grande al momento è continuare a giocare “
Un messaggio che chiaro quello di Seedorf nei confronti di Allegri, se l’ex stella di Milan, Inter e Real Madrid ha lasciato Milano per andare a giocare al Botafogo la colpa è tutta del mister rossonero. Poco spazio per lui, centellinate le sue prestazioni. Seedorf però è uno abituato a vincere, a giocare, e non ci stava ad essere trattato così e alla prima occasione ha scelto di provare un’ulteriore esperienza in Brasile.
Quando è andato via molti erano sicuri che la sua carriera fosse giunta definitivamente al tramonto, e invece l’olandese in terra verdeoro è rinato. il Botafogo gli ha riservato un ruolo di massima importanza tra le gerarchie di squadra e lui sta ripagando la fiducia della presidenza con prestazioni da top-player.
Seedorf sembra tornato quello dei tempi d’oro, segna e fa segnare. Al Milan in una situazione così delicata si staranno mangiando le mani, visti anche gli altri giocatori che il club rossonero ha liquidato malamente in questi anni che stanno facendo bene in piazze diverse. L’idea di un ringiovanimento della rosa è giusta, ma giocatori come Ambrosini davanti alla linea difensiva e come lo stesso Seedorf forse potevano essere ancora utili a una squadra che pecca di personalità come il Milan attuale.