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Categorie: Cultura News Televisione

Checco Zalone, lite con l’inviata di Pomeriggio Cinque

Published by
Enrica Raia

Nei suoi film Checco Zalone incarna sempre lo stereotipo dell’italiano meridionale tonto, ignorante, un po’ sgrammaticato ma anche tanto divertente. Dietro il personaggio di “Checco” però si nasconde Luca Medici, un ragazzo colto, laureato in giurisprudenza, con la passione per la musica, in particolare il pianoforte, che ha imparato a suonare da autodidatta. Insomma, nella vita reale Luca è l’esatto opposto di Checco.

Ma non a tutti forse riescono a distinguere la persona dal personaggio che interpreta. Ne abbiamo avuto un esempio lampante nell’intervista fatta a margine della presentazione dell’ultimo film di Zalone, Sole a catinelle, e andata in onda ieri nel programma Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D’Urso che anticipa lo speciale sul film in onda questa sera, alle 21.10, sempre su Canale 5.

Nell’intervista esclusiva, l’inviata Marika Dell’Acqua non si può certo dire abbia brillato per simpatia e preparazione, dando quasi per scontato che lo Zalone che vediamo nei film sia lo stesso anche fuori dal set, arrivando a metterne in dubbio la sua conoscenza e padronanza della lingua italiana. Così, più che il classico botta e risposta che ci si aspetterebbe in questi casi, il duetto tra i due è sembrato piuttosto una discussione un po’ piccata, e dai risvolti imbarazzanti, tra persone che cercano di dare sfoggio della propria cultura. Tutta colpa di un ossimoro (figura retorica che accosta due termini di senso opposto n.d.r.). Nello spiegare alla sua interlocutrice il perché del titolo del film, “Sole a catinelle”, Checco Zalone sostiene si tratti appunto di un ossimoro. “No, non è un ossimoro”, risponde decisa la giornalista di Pomeriggio Cinque. Zalone un po’ risentito, ma senza perdere il suo fare ironico, replica a tono: “Tecnicamente no, ma è una frase ossimorica. La sineddoche è un’altra figura retorica. E comunque la tua è una figura di merda che non sai cos’è l’ossimoro (e fa una linguaccia alla telecamera).

La giornalista cerca di sdrammatizzare: “Ma dai, ripresa da Checco che non sa usare il congiuntivo!”, commettendo una gaffe che non fa che peggiorare le cose ovviamente. Checco, ingiustamente maltrattato, precisa seccato: “Io lo so usare il congiuntivo, ragazza. Questo sembra un lavoro stupido, invece ci si sofferma tanto a fare queste cazzatine che facciamo. Alle scuole elementari ero molto bravo, anche io prendevo 10. Alle scuole medie una parabola scendente. Si dice scendente?”. A questo punto, in un notevole e inutile sfoggio di cultura retorica la Dell’Acqua cade pericolosamente in fallo: “Discendente. E questo lo so cos’è. Un climax (pronunciato erroneamente “claimax”, n.d.r.) discendente”. Di male in peggio, nel sottotesto del servizio la giornalista raggiunge l’apice della disinformazione: “E così scopriamo che lo sgrammaticato con una licenza media in tasca e tanti grilli per la testa in realtà è un attento osservatore del mondo che lo circonda”.

Forse la giornalista voleva solo apparire spiritosa, ma quando intervisti Checco Zalone si sa la guerra a colpi di battute è persa in partenza e il rischio, in questo caso, è solo quello di sembrare eccessivamente pignola e intellettualoide, che non è proprio l’atteggiamento corretto che dovrebbe avere un giornalista che intervista un personaggio, chiunque egli sia.

Il video dell’intervista, visibile sul sito Mediaset di Pomeriggio Cinque, a partire dal minuto 56 della puntata del 30 ottobre.

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Enrica Raia