Sydney riconferma per il diciassettesimo anno l’edizione di Sculpture by the sea, che tradotto letteralmente significa sculture sulla spiaggia; un’esposizione che va da Bondi Beach a Tamarama Beach, in altre parole, due chilometri della splendida spiaggia australiana che dal 24 ottobre al 10 novembre vengono allestiti per accogliere la galleria d’arte all’aperto più grande di sempre.
La prima immagine che viene elaborata dalla mente è senza dubbio quella di un paesaggio incantevole che accoglie l’immensità dell’arte.
A Sydney, ogni anno, da diciassette anni, con la Sculpture by the sea vengono ospitati più di cento artisti provenienti da ogni parte del mondo, che mostrano le loro opere temporanee a milioni di visitatori.
La prima esposizione artistica sulla spiaggia di Bondi Beach è stata aperta nel 1996.
A desiderare la realizzazione di questa galleria d’arte all’aperto è stato l’avvocato David Handley.
Handley ha creduto fortemente nella potenza artistica di sculture ammirate all’aperto, ritenendolo, forse, l’unico modo per poter ammirare le opere d’arte che più ci toccano l’animo, senza per questo sentire il peso di doversi fermare ad osservare la realizzazione di opere che non suscitano in noi un vero interesse. Hadley voleva un modo per toccare l’arte da vicino, e non precludersi la possibilità di interagire con gli stessi artisti.
L’immensità della spiaggia, un luogo neutrale ed informale, mette, secondo Hadley, gli spettatori a proprio agio.
Negli anni novanta quella di Hadley era solo un’idea, un potenziale successo che meritava di essere messo in atto nonostante un budget ridotto, e il fatto di doversi affidare esclusivamente al lavoro di volontari. Ma riuscì a suscitare ben presto l’interesse e il sostegno del comune di Sidney, raggiungendo venticinquemila visitatori.
La Sculpture by the sea ad oggi è la mostra all’aperto più grande al mondo.
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