Moschino uno dei più celebri marchi del Made in Italy nato negli anni ’80 rimane il fenomeno “moda” più all’avanguardia e continua a stupire con i suoi colpi di scena.
Lo stile ironico ed eclettico dell’atelier milanese arrivò velocemente al successo sovvertendo tutte le regole del buon gusto, della passerella, della pubblicità e mettendo in scena ogni genere di provocazione e rimanendo sino a oggi una colonna portante nel settore del lusso.
Franco Moschino, prima studente dell’Accademia Milanese di Brera e poi illustratore di Versace e Cadette, lanciò nella città meneghina la sua prima collezione, dove fu subito evidente il suo talento visionario, fortemente influenzato anche dal movimento dadaista.
Dal 1994, Rossella Jardini subentrò nel ruolo di direttore creativo, all’indomani della scomparsa del “genio” Franco Moschino.
Quasi due decenni di grandi successi per la Jardini, che ha saputo tenere alto il nome del brand senza mai snaturarlo dalla sua immagine divertita e chic.
In occasione dei trent’anni della maison durante l’ultima fashion week questa icona italica dell’haute couture è stata celebrata attraverso il racconto della storia di Moschino, celebrando e rendendo omaggio ai suoi simboli più famosi: il cuore, le catene dorate, la bandiera italiana, le righe, i pois, gli effetti trompe l’oeil, i colori (il bianco, il nero e il rosso).
Rossella Jardini ha voluto ottanta modelle a narrare i capi cult delle varie collezioni: la prima ad apparire sul catwalk è stata Pat Cleveland, l’Olivia nello spot pubblicitario del profumo Moschino Cheap & Chic che indossava l’indimenticabile mise composta dalla lunga gonna rossa con la stampa di una mucca e un corsetto nero della S/S 1994. Un viaggio attraverso tutte le peculiarità cromatiche e concettuali risalenti al decimo anniversario di Moschino, quando Franco presentava alla sua nazione e al mondo intero l’emblematica collezione S/S 1994.
Un omaggio a quell’anno simbolo e storia del massimo exploit della casa di moda.
Ma è di ieri la notizia del passaggio di testimone del direttore creativo da Rossella Jardini a Jeremy Scott.
Il nuovo stilista è stato così accolto: «Jeremy Scott rappresenta non solo un comunicatore eclettico ed estremamente contemporaneo ma sopratutto un designer in grado di reinterpretare l’identità e l’essenza di Moschino. L’avvicendamento mira a rivitalizzare il brand e a consolidarne l’unicità stilistica per una migliore valorizzazione sia da un punto di vista del posizionamento che della visibilità nei mercati internazionali».
Il designer “pop”, come lo definiscono, si insedierà immediatamente nella nuova posizione, visto che il debutto è fissato per il prossimo febbraio con la collezione donna A/W 2014.