Il Tesoro di San Gennaro, una delle collezioni di arte orafa più importanti e ricche al mondo esce da Napoli per la prima volta per essere esposta a Roma, presso il Museo Fondazione Roma a Palazzo Sciarra.
La mostra, intitolata “Il Tesoro di Napoli – I capolavori del Museo di San Gennaro” sarà visitabile da oggi 30 ottobre sino al 16 febbraio 2014. L’esposizione sarà suddivisa in cinque sezioni, con l’intento di raccontare ben sette secoli di arte orafa napoletana attraverso oggetti quali la copia del busto di san Gennaro del 1305 e il reliquiario che conserva il sangue del Santo.
Tra gli altri pezzi in mostra si potrà ammirare la Mitra con le sue 3964 gemme preziose commissionata nel 1713 al Maestro Matteo Treglia per ornare il busto del Santo donato da Carlo II d’Angiò nel 1304. Altri sono i pezzi preziosi donati dai vari sovrani d’Europa in visita nella città partenopea come la croce di diamanti e zaffiri di Maria Carolina d’Austria, l’anello di Maria Josè, moglie del re d’Italia Umberto di Savoia, il calice in oro, rubini e diamanti commissionato da Ferdinando di Borbone nel 1761, l’ostensorio di Gioacchino Murat, la pisside di re Ferdinando II, il calice d’oro di Papa Pio IX del 1849, i due candelieri in argento di Carlo III di Borbone ed ancora doni di Carlo di Borbone, Maria Amalia di Sassonia e persino Napoleone, che prima depredò i preziosi per poi donarli nuovamente.
Insomma si tratta di ben settecento anni di donazioni di papi, imperatori, re ed ex voto popolari, gelosamente custoditi da Paolo Jorio e Ciro Paolillo i quali ci tengono a sottolineare come il valore storico dell’intera collezione superi di gran lunga la Corona d’Inghilterra e quella dello Zar di Russia.
Dato che gran parte della collezione è rimasta inaccessibile al pubblico il presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele ha così espresso il suo desiderio nel voler organizzare questa mostra “perché la bellezza deve essere fruibile a tutti. In un paese in cui non c’è più nulla, dall’agricoltura all’industria, ci rimangono solo il territorio e il patrimonio d’arte. Invece sembra si lavori per occultare la bellezza, nelle biblioteche chiuse come nelle stanze private di assessorati e sovrintendenze“.
I curatori napoletani del Tesoro di San Gennaro ci tengono a precisare che a conclusione della mostra i vari pezzi della collezioni verranno esposti al pubblico all’interno della cattedrale dedicata al Santo, questo grazie ad alcune speciali teche donate appositamente dalla Fondazione Roma.
La mostra conta anche vari dipinti e documenti originali che ripercorrono la storia del culto di San Gennaro nel mondo. Gli oggetti del tesoro del Santo sono stati trasportati dal caveau del Banco di Napoli a Roma tramite una serie di viaggi blindatissimi.