Il nome americano fa già buona parte del lavoro: è il BullFrog Modern Electric Barber, locale di Milano, inizialmente nato come museo di tatuaggi, gestito da due barbieri Tristan, canadese, e Davide, italianissimo.
Aperto da pochi mesi, questo barbiere “anomalo” è diventato un cult fra gli hipster milanesi e gli appassionati di vintage, tanto da realizzare vere e proprie iniziative con partnership di un certo calibro.
Come è successo a fine settembre, quando in collaborazione con Proraso, famoso marchio di prodotti per la rasatura, i creatori del Barber Shop hanno realizzato un corso, suddiviso in due giornate, in cui fornivano ai clienti lezioni di rasatura nelle due varianti, quella italiana e quella americana,che prevede una procedura di circa quarantacinque minuti con gli storici rasoi a lama dritta.
Un’iniziativa che ha riscosso successo e che ha attirato un altro progetto, questa volta internazionale, dal titolo “Movember 2013”, e che vedrà impegnato dal primo novembre il Barber Shop, nella lotta contro il cancro alla prostata, attraverso un concorso.
Progetto questo, che si sposta di anno in anno in giro per il mondo, e che, scegliendo locali di tendenza come il BullFrog, attira ed incita gli uomini alla prevenzione del diffuso male del secolo.
Partecipare al concorso, ideato dalla Fondazione Movember, è facile e divertente: basterà iscriversi sul sito (ex.movember.com), farsi crescere i baffi ed inviare foto di questi ultimi all’indirizzo citato. Un espediente simpatico e di stile per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia e cambiare, nonostante sia ardua impresa, il “modus pensandi” dei maschietti.
La barba è un’arte. E un’arma di seduzione. Meglio investirci professionalità.