Sarà il centrosinistra autonomista, con il 60% delle preferenze, a governare nuovamente il Trentino. Dopo i dati di ieri sera che evidenziavano un grosso calo dei votanti, circa il 10% in meno rispetto al 2008; i risultati stanno portando alla luce uno scenario che dimostra appieno la crisi nel centrodestra, che in questa tornata elettorale si è presentato diviso con quattro candidati presidente. I dati delle 11:50, 216 sezioni scrutinate su 528, hanno visto lo spoglio di 81.821 voti su 260 mila complessivi.
Il primo partito, sempre secondo gli exit poll, è il Partito Democratico che si aggira sul 21%, seguito dal Partito Autonomista Trentino Tirolese che ha quasi raddoppiato i suoi consensi attestandosi su un 18%. Il principale sfidante, Diego Mosna che era sostenuto da una serie di civiche, si ferma al 19% . Crollo pesante della Lega Nord, Maurizio Fugatti era il candidato presidente, che si attesta sul risultato del 6%. Nel 2008 prese il 14% delle preferenze.
Stessa situazione per il Movimento 5 Stelle che si sta attestando al 5% , alle ultime politiche aveva ottenuto un risultato di circa il 20%. Nell’ex PdL la situazione è particolarmente incerta. Il partito è diviso nella componente confluita in Fratelli d’Italia che sostiene Cristano de Eccher che è sotto al 2%; dall’altra troviamo Forza Trentino capeggiato da Giacomo Bezzi stabile al 4%. Solamente nelle prossime ore si potranno avere maggiori informazioni, anche se è ormai certo che sarà Ugo Rossi, leader del PATT e assessore alla Sanità durante la scorsa legislatura, a governare la provincia nei prossimi cinque anni.