Un’analisi condotta dalla Coldiretti per rilevare il numero delle matricole nelle scuole di secondo grado dell’anno 2013/2014, ha rivelato che sempre più giovani italiani si iscrivono a scuole di enogastronomia, turismo e agraria, mentre le iscrizioni agli istituti professionali diminuiscono sempre di più.
Il numero dei ragazzi che si sono iscritti al primo anno degli istituti professionali con indirizzo industriale è di 21.521, un numero che è meno della metà dei giovani che invece hanno preferito scuole con indirizzo alberghiero: 46.636 matricole.
Secondo la Coldiretti su 515.807 giovani iscritti al primo anno, il 9% di questi ha optato per istituti di enogastronomia e affini.
Più in generale quasi la metà degli immatricolati quest’anno ha scelto di studiare al liceo, il 31,4% di iniziare studi tecnici, mentre il 19,6% istituti professionali.
Il fenomeno del boom delle iscrizioni alle scuole superiori di enogastronomia, alberghiere o di turismo e agraria, porterà nel futuro la diminuzione delle figure di lavoratori operai e un netto aumento di professionisti del settore alberghiero e della ristorazione. Un aumento che potrebbe anche significare la presenza sul territorio di “due cuochi per ogni operaio”.
La tendenza dei giovani a scartare gli istituti professionali è una risposta alla condizione di crisi socio-economica che stiamo vivendo negli ultimi anni. Il fatto che la percentuale della disoccupazione giovanile non migliori e che sempre più aziende falliscano o chiudano per trasferirsi all’estero sono solo alcune delle motivazioni che potrebbero aver spinto i giovani italiani a cambiare le loro aspirazioni e a proiettarle su un settore che pare subisca meno la crisi.
[Fonte: Coldiretti]