Sta avvenendo in queste ore lo sgombero dell’ex Colorificio Toscano di Pisa che era stato occupato negli ultimi tempi da decine di associazioni. Le forze dell’ordine avevano, durante la mattinata, trattato con i 200 attivisti presenti all’interno della struttura e verso le ore dodici si era anche recato in visita il Questore di Pisa. Anche i giornalisti sono stati autorizzati a visitare il complesso che è costituito da una palestra di rampicata, un’aula studio, lo spazio ricreativo e vari laboratori. Alle 13:30 lo sgombero è avvenuto nonostante le proteste degli attivisti anche su twitter con l’hashtag «#excolorificio».
«Giù le mani dall’ex Colorificio di Pisa che in queste ore le forze dell’ordine stanno cercando di sgomberare. Contro l’unico obiettivo di una grandissima speculazione edilizia è necessario opporsi allo sgombero del Municipio dei Beni Comuni che ha dato vita ad un importante laboratorio sociale e politico e restituito l’area dismessa alla cittadinanza». È stato quanto affermato dal segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, in merito a quanto sta avvenendo nella città toscana.
La decisione di iniziare con le attività di sgombero è stata presa dal Tribunale di Pisa sull’istanza presentata dalla J-Colors a seguito della riapertura dell’Ex Colorificio Toscano, avvenuta quasi un anno fa.
Il Sindaco, Marco Filippeschi, ha con un tweet affermato, a nome delle istituzioni locali, che: «E’ ingiusto e strumentale il tentativo di addossare al Comune, al Sindaco e alla sua Giunta, l’iniziativa dello sgombero, in atto per azione della Questura all’ex Colorificio Toscano di via delle Cascine. I fatti parlano chiaro: dopo la sentenza del Tribunale che ha accolto l’istanza dell’attuale proprietà dell’immobile, intimando agli occupanti di liberare l’edificio, le forze dell’ordine questa mattina, intorno alle ore 8,30, si sono presentate per eseguire la sentenza, con spirito di dialogo dimostrato anche in momenti precedenti. Il Comune non ha né può avere nessuna parte in questo procedimento esecutivo. Mentre ha cercato e cercherà di creare un confronto fra le associazioni e la proprietà privata interessata, in condizioni che garantiscano il rispetto della legalità. Perché questa disponibilità possa dispiegarsi nei prossimi giorni oggi è essenziale che tutti dimostrino rispetto per le istituzioni e per la verità.»