Dopo i giornali cartacei, internet punta decisamente a superare anche la televisione. E non parliamo di tempo dedicato al nuovo mezzo, ma al modo in cui fruiamo i contenuti audiovisivi attraverso esso. Tra contenuti e canali creati appositamente per il web, streaming video, più o meno legali, e servizi on demand, è abbastanza evidente che film, serie e programmi vari non si guardano più solo attraverso quel medium tradizionale che chiamiamo televisione.
L’era della couch potato è ormai più che superata e oggi guardare la tv, non è un’attività relegata al salotto di casa perché possiamo farlo ovunque, al bar, in palestra, in metro. Basta avere un tablet, uno smartphone o un notebook costantemente connessi alla rete. Il momento del sorpasso insomma sembra più vicino di quanto si possa pensare. Se in Italia ci stiamo avviando ora, negli Stati Uniti è già avvenuto grazie a l fenomeno Netflix.
Il servizio di streaming e noleggio di film, serie e show a pagamento più famoso e utilizzato in America, sbarcato da poco anche in Europa, ha dato infatti il definitivo colpo di grazia alla tv via cavo, in termini di abbonati. Secondo le stime di SNL Kagan riportate da Bloomberg, la piattaforma ha raggiunto in patria quasi 30 milioni di utenti. Per farvi capire la portata “storica” della notizia, basta dire che la HBO di abbonati ne ha “solo” 28,7 milioni. Il canale via cavo di proprietà della Time Warner, tra i più importanti in America, deve il suo prestigio soprattutto alla produzione di serie che non hanno di che competere con il cinema che si fa ad Hollywood. Serie come i Sopranos, Game of Thrones e il più recente The Newsroom sono esemplari della qualità creativa di cui si fa portatrice l’emittente.
Ed è anche sul terreno della produzione “originale” che si è giocata parte della partita vinta da Netflix sulla tv “tradizionale”. Nata nel 1997 come servizio di videonoleggio online al costo mensile di appena otto dollari (contro i 20 della HBO), la piattaforma web californiana si è evoluta rapidamente come servizio on-demand, diventando da qualche anno anche casa di produzione di serie televisive che hanno riscosso notevole successo tra il pubblico. E’ il caso di Orange is the new black, serie con un cast all women ambientata in una prigione federale che ha scalzato negli ascolti la celebre House of Cards, thriller politico riadattato da Beau Willimon sulla base dell’omonima serie televisiva britannica, con protagonista Kevin Spacey, nel ruolo di un politico senza scrupoli che mira a raggiungere Washington.
Nel nostro paese Netflix potrebbe arrivare già nei primi sei mesi del 2014, annuncia il «Corriere della Sera». L’arrivo del colosso statunitense però non spaventa Mediaset che ha già previsto per dicembre il lancio di «Infinity», un sistema di streaming online, disponibile su tutti i device, con la possibilità di accedere, al costo di poco meno di 10 euro al mese con accesso illimitato, ad una library che conterrà oltre 5mila titoli di film, serie tv, fiction e cartoni dal 1950 al 2012, in HD e con doppio audio in italiano e in inglese. Con tre euro in più sarà invece possibile visualizzare i film ancora in sala. Anche Sky non resta a guardare e si sta muovendo nella stessa direzione con il progetto «River» in partenza a febbraio-marzo 2014.