Diventata Patrimonio dell’Unesco nel 1997, la Reggia di Caserta si estende per oltre due milioni di metri cubi di volume, affacciandosi su un giardino di centoventi ettari.
Nata come residenza regale del Re Carlo di Borbone, è stata per lungo tempo simbolo del suo potere sul nascente Regno di Napoli, diventato indipendente dopo la liberazione dal dominio spagnolo. L’architetto che si occupò dei lavori fu Luigi Vanvitelli, che però non riuscì mai ad ultimare i lavori, cosa che riuscirono a fare solo i suoi discepoli molti anni dopo. La Reggia di Caserta appartenne alla Casa Borbone per oltre un secolo: dal 1752 al 1860, anno in cui passò ai Savoia. Dopo l’unità d’Italia, un decreto la rese di proprietà statale un secolo dopo, nel 1919.
Attualmente ospita la Soprintendenza ai Beni Ambientali Artistici Architettonici e Storici di Caserta, l’Ente Provinciale per il Turismo, la Società di Storia Patria, la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, la Scuola Sottufficiali dell’Aeronautica Militare ed alcuni alloggi di servizio.
La residenza è talmente grande che se si volesse visitarla tutta non basterebbe un solo giorno: si contano 1200 stanze, collegate tra loro da scale e corridoi immensi e altamente sfarzosi, così come la tradizione settecentesca richiedeva. All’interno della Reggia di Caserta, però, non si ritrovavano solamente i membri della famiglia reale, ma anche le truppe, gli uffici e gli amministratori: potremmo immaginare la struttura quasi come un attuale municipio. Il giardino esterno vanta una serie di fontane e strutture dal fascino imprescindibile che hanno visto passare due conflitti mondiali ed altrettante forze alleate a rifugiarsi.
La Reggia di Caserta è stata spesso usata, per la sua maestosità, come set cinematografico per numerosi film e serie televisive, basti pensare ai primi due capitoli di Star Wars (La minaccia fantasma e L’attacco dei cloni) o alla serie televisiva Elisa di Rivombrosa. Gli autori e registi stranieri, però, sono stati più inclini a registrare all’interno della residenza: l’ultimo è sicuramente Dan Brown che ha desiderato con cuore che le riprese del film tratto dal suo penultimo libro, Angeli e Demoni, sia girato lì e così è stato nel 2008.
Tra le curiosità legate alla Reggia, anche se suonano più come leggende che come riscontri storici, vi è sicuramente il famoso bidet: al momento dell’inventario ad opera delle truppe dei Savoia, è stato definito come uno strano oggetto a forma di chitarra. Questo è un chiaro segno di come, con buona probabilità, quello ritrovato sia il primo bidet della storia italiana e che prima di allora il popolo non ne avesse mai conosciuto uno.
Attualmente la Reggia ospita una mostra dal titolo Dal Vaticano a Caserta: Vanvitelli ed i suoi angeli dove verranno esposti i due angeli delle colonne di San Pietro insieme agli angeli raffigurati dall’architetto sulla Cappella Palatina, fino al 4 novembre.