Le squadre della Ligue 1 e della Ligue 2 sciopereranno contro la supertassa. Dopo l’indiscrezione trapelata la scorsa settimana oggi è arrivata l’ufficialità, dopo l’annuncio da parte del presidente dell’Unione dei club professionistici, Jean-Pierre Louvel, e il clima non è dei migliori nel paese d’Oltralpe.
La giornata scelta per lo sciopero è la 15.a, in programma fra il 29 di novembre e l’1 di dicembre, e ovviamente verrà rinviata a data da destinarsi, mentre per la Ligue 2 sarà la 16.a giornata a saltare.
“Si tratta di salvare il calcio francese che rappresenta 25mila posti di lavoro. Le squadre pagano già 750 milioni di euro all’anno di tasse, in più versano 10 milioni di euro per finanziare i dilettanti e per sponsorizzare progetti benefici. Ci sarà un weekend senza partite, con una giornata a porte aperte nei club” sono state queste le parole di Louven a margine dell’assemblea con il ministro dello sport Valerie Fourneyron. La supertassa o tassa di lusso, infatti, prevede che tutti coloro che paghino stipendi superiori al milione di euro debbano versare il 75% di tasse per ciascuno dei suddetti stipendi. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese L’Equipe, sarebbero interessati 13 club di Ligue 1 e il presidente della LFP (Ligue de Football Professionnel) ha affermato di “…approvare la determinazione dei club francesi“.
La risposta del governo, in merito alla faccenda, è stata chiara: i club calcistici non possono essere esentati dal pagamento della supertassa, in quanto, in materia di tasse, sono “come una qualsiasi azienda, al di sopra di ogni disposizione fiscale c’è il principio di uguaglianza“.
Il presidente dell’UEFA, Michel Platini, ha pesantemente criticato la scelta dei calciatori di scioperare:
“Con gli stipendi che prendono, dei calciatori che fanno sciopero di sicuro faranno parlare di loro…Questo sciopero non è una cosa positiva, non esistono molti scioperi che vengano capiti dal pubblico. In ogni caso non so, ormai non passo più tanto tempo in Francia“.