“Qui Fido è il benvenuto”, sono queste le parole magiche esposte in un cartello, che permetteranno ai nostri amici a quattro zampe d’ora in poi l’ingresso nei ristoranti, nelle pasticcerie ed in altri locali pubblici, ovviamente accompagnati dal padrone.
Fino a questo momento, l’ingresso per i nostri amati animali era ristretto a hotel e spiagge; negli altri luoghi era vietato oppure permesso tramite ordinanze comunali che cambiavano da luogo a luogo, quindi i proprietari erano costretti a legare il loro fidato amico per strada o scegliere di non entrare.
Questa innovazione è stata fortemente voluta dal Ministero della Salute, per permettere all’Italia di stare al passo con le norme europee che permettevano la libera circolazione degli animali domestici nei pubblici esercizi dal 2004. Per questo motivo la Fipe, Federazione che raggruppa i pubblici esercizi che operano in Italia, ha redatto insieme al Ministero della Salute, un manuale sulle norme igienico sanitarie, che ci spiega che i nostri animali devono essere condotti sempre al guinzaglio e muniti di museruola.
Tutto questo è spiegato in una nota chiamata “pet friendly”.
“Ma in Italia non è così, non ci siamo ancora adeguati alle disposizioni europee – spiega Lino Stoppani, il presidente della Fipe – ma con la stesura del nuovo manuale sulle norme igienico sanitarie che devono essere rispettate nei pubblici esercizi abbiamo introdotto questa importante innovazione che fa cadere i divieti”.
“Il manuale presentato ieri a Milano stabilisce che non ci sono motivi igienici per impedire l’accesso ai cani in un ristorante o in un bar – precisa Marcello Fiore, il direttore generale della Fipe – ovviamente non possono scorrazzare nei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, d’ora in poi Fido non dovrà più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone”.
Chiunque sia proprietario di animali non può che essere felicissimo per questa iniziativa, ma si rende comunque necessaria l’adozione di misure di tutela obbligatorie, sia per l’incolumità pubblica sia per la tutela del decoro dei locali.
Valgono sempre le regole non scritte di reciproco rispetto e civile convivenza; se ad esempio un cane dovesse infastidire gli altri clienti perché abbaia in continuazione, sarà la buona educazione del proprietario del cane a prevalere e far decidere a quest’ultimo di uscire con il proprio animale.
Questo è un traguardo molto importante per tutte quelle persone che amano molto i loro amici a quattro zampe e quindi vogliono condividere con loro ogni momento possibile, che sia un gelato o un piatto di spaghetti con le polpette come in Lilli e il Vagabondo.
A fronte di questa novità, si deve confidare nella civiltà dei padroni. A giudicare dallo stato dei marciapiedi delle città, la fiducia è poca.