Roberto Cota l’ha annunciato e ricordato a gran voce: «L’economia collegata al tartufo è sempre più importante per il Piemonte». Al via, ad Alba, l’83esima edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco. «La Regione – aggiunge – ha lavorato molto, sia per tutelare la qualità del nostro tartufo, sia per promuovere questa eccellenza nel mondo. Il fatto che in questi giorni gli alberghi siano esauriti, significa che la strada è quella giusta»
Saranno sei le settimane in programma ricche di eventi enogastronomici, folkloristici e culturali legate alla tradizione culinaria e agricola della regione. Alba, città ospite e centro organizzativo dell’evento, accoglierà dal 12 ottobre al 17 novembre 2013 la Fiera, nel Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra”: ampio spazio ai “foodies in erba”. Potranno, infatti, cimentarsi in piatti prelibati, informarsi e conoscere la storia e i benefici del commercio, anche i giovani adolescenti, finalmente protagonisti. Secondo le statistiche riportate da ilgustofascuola.it, moltissimi ragazzi hanno come sogno nel cassetto l’obiettivo di diventare chef provetti.
Tutti, ma soprattutto i più piccoli, potranno anche vedere un cane da tartufo all’opera, nell’atto di scovare nel terreno un prezioso Tuber magnatum Pico. Ogni Tuber viene controllato, prima dell’apertura al pubblico, da una commissione qualità a disposizione dei clienti per tutta la durata della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, con la funzione di “Sportello del Consumatore”.
Ogni lunedì di ottobre ci sarà l’appuntamento con il Mercato ambulante della Fiera, Campagna Amica e il Mercato della Terra. ei weekend di novembre, invece, nella piazza storica del Duomo di Alba ci sarà il Salotto dei Gusti e dei Profumi con le prelibatezze locali: la nocciola piemontese Igp, gli artigiani del cioccolato, il riso, il Moscato d’Asti, il Barolo Chinato e lo spumante Alta Langa.
Durante l’evento sarà anche presentato il volume “Alla scoperta del tartufo”, edito da Slow Food editore in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo di Alba: un vero e proprio “manuale” per far conoscere al pubblico tutti i segreti del tartufo: dove cercarlo, come sceglierlo e degustarlo, gli itinerari turistici e le ricette firmate dai grandi chef del territorio. Protagonisti anche le migliori eccellenze delle Langhe, il tartufo bianco d’Alba, i celebri vini di Langhe e Roero, i tradizionali formaggi locali e la carne.
“Obiettivo di questo progetto è quello di informare sui diritti degli acquirenti di tartufo fresco e di raccogliere suggerimenti e segnalazioni sulle esigenze ed eventuali problemi. Al mercato del tartufo, tutti i tartufi bianchi d’Alba sopra i 20 grammi vengono venduti all’interno di un sacchetto numerato che vale come garanzia e che garantisce un cambio se il tartufo dovesse risultare insoddisfacente”.
Un nome, una garanzia: Giacomo Morra è la pietra miliare nella storia del tartufo. “Albergatore e ristoratore di Alba, intuì per primo la possibilità di rendere il tartufo un oggetto di culto a livello internazionale dandogli un nome, “Tartufo d’Alba”, e collegandolo a un evento di richiamo turistico ed enogastronomico, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. In occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa, Alba e l’Ente Fiera l’hanno voluto ricordare attraverso una mostra all’aperto che ripercorrerà la vita dell’uomo che ha creato la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba attraverso foto storiche di famiglia e dell’Alba agricola del tempo”.
Come poter unire gusto, divertimento, marketing, successo, emozioni e tradizioni? Tartufo, Alba, un appuntamento da non perdere per nulla al mondo.