Anche per la Terra dei Fuochi viene proposta una task force di esperti

“Siamo uomini o caporali” recitava il grande Antonio de Curtis, in arte Totò, sintetizzando così quella che era la sua visione dell’umanità, suddivisa in sudditi-sovrani, governati-governanti. In vero, tanti politici nostrani amano sentirsi e atteggiarsi da caporali, ma da qualche mese sembrano essersi immedesimati completamente nella parte.

Elmetto in testa, divisa da alto ufficiale, stivali lucidi con rinnovato slancio si circondano di un manipolo di esperti, le cui armi di ordinanza sono master, lauree e qualche buona conoscenza, che non guasta mai. Una vera task force, come amano definirla i nostri ministri per impressionare nelle conferenze stampa, contro nemici invisibili quali start up, spending review, ogm e violenza sulle donne. Nessun ministro caporale ha resistito alla tentazione di dare risposte alla crisi ricorrendo ad una task force di esperti. Sono necessari tagli di spesa, il ministro Saccomanni propone la task force. In aumento i casi di femminicidio, l’ex ministro Idem propone la task force.

L’ultimo a proporla é stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano per coordinare un piano di interventi di prevenzione e di controllo per affrontare l’emergenza della “Terra dei fuochi”, in Campania. La decisione è stata presa ieri durante una riunione al Viminale con diversi ministri.
In una nota sul sito del Ministero si legge: “Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione determinatasi nell’area compresa tra le provincie di Napoli e Caserta, denominata “Terra dei Fuochi”, a seguito dei fenomeni di abbandono incontrollato dei rifiuti e conseguenti “roghi tossici” e dello smaltimento illegale degli stessi, avvenuto negli ultimi decenni. I ministri e il presidente Caldoro hanno illustrato, in particolare, lo stato delle attività relative al monitoraggio ambientale, sanitario e agroalimentare dell’area. L’incontro ha consentito di evidenziare l’efficacia dei diversi strumenti di prevenzione e contrasto adottati, anche grazie all’attività delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato, che dall’inizio dell’anno ha fatto registrare un sensibile calo degli episodi incendiari. Su proposta del ministro Alfano, si è deciso di costituire una task force permanente intergovernativa al fine di coordinare un piano di interventi di prevenzione e di controllo, nonché in materia sanitaria, ambientale e agricola, strettamente interconnessi tra loro, con l’obiettivo di realizzare in sinergia iniziative in favore dei territori e delle popolazioni interessate. Particolare attenzione è stata rivolta al tema delle bonifiche e del recupero delle terre inquinate, anche al fine di arginare le rilevanti ricadute economiche che si sono registrate nel settore agro alimentare. Sono stati, altresì, prospettati i possibili interventi di carattere normativo diretti a rafforzare ulteriormente la lotta agli illeciti ambientali”, si chiude così la nota.

Quindi, ancora una volta la panacea di tutti i mali sarà una task force. La novità è che stavolta ad annunciarla é stato una cosiddetta colomba del Pdl, un politico che per anni é stato additato come tutt’altro che un caporale. Può essere che funzioni. L’augurio é che stavolta i caporali non si limitino a sparare a salve come nei casi precedenti, ma che per una volta si faccia sul serio, perché quella terra è anche la terra di Totò e lì delle carte inutili dei caporali se ne fa un uso non del tutto convenzionale.

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