Fisico, qualità e fiuto del gol non gli sono mai mancati. L’ha dimostrato in tutte le piazze, quelle che l’hanno incoronato re ma anche quelle dove è stato messo in un angolo. La carriera dell’ormai trentunenne Marco Borriello ha avuto tanti alti e bassi ma la sua determinazione è rimasta intatta. Ha sempre guardato il futuro a testa alta, anche dopo le poche ma pesanti presenze con la Juventus ,per non parlare di quando a Roma lo fischiavano nonostante le undici reti.
Borriello però ha sempre creduto in sé stesso perché sul campo non ha mai fatto niente di diverso dal lottare e mettere la palla in rete. Fino a ventiquattro anni ha girovagato per l’Italia e dal Genoa in poi si è consacrato a suon di gol senza mai ricevere una conferma importante. Nel 2010 sembrava pronto a caricarsi il Milan sulle spalle dopo i quattordici gol della stagione precedente, ma poi Ibrahimovic gli ha scombinato i piani ed è dovuto andare via. Roma, con il suo arrivo in pompa magna, sembrava la sua dimensione ideale, ma nemmeno un buon avvio di stagione è servito per restare.
Negli anni la storia si è ripetuta ma ora qualcosa sembra cambiato. Marco è rimasto nella Capitale nonostante un mare di fischi alla presentazione ed un futuro in bilico fino all’ultimo minuto di mercato. Lui è un lottatore nato, nel silenzio sa lavorare e sul campo sa farsi valere. Sulla sua strada, nel frattempo, ha trovato un allenatore che non si è fatto influenzare da nulla come Garcia, che in preparazione è stato chiaro: «Borriello in quel sinistro ha la polvere da sparo». Un messaggio di stima nell’allora Roma di Lamela e Osvaldo, uno stimolo in più per lavorare bene durante l’estate.
Da quel giorno Osvaldo e Lamela sono andati via, Destro è ancora fuori e Borriello si è ritagliato uno spazio importante alle spalle di capitan Totti. Dopo Roma-Napoli, sembra esser arrivato ancora una volta il suo momento. Stavolta il gol non è ancora arrivato ma Roma si fida ciecamente di lui, l’ha detto Garcia, l’ha confermato De Rossi e l’incredibile striscia vincente in campionato ha cancellato i fischi dell’Olimpico. Con il vento in poppa la punta napoletana è pronta a guidare l’attacco giallorosso anche se, complice anche la candidatura di Ljajic, la maglia da titolare non è certa. Per avere quella maglia però c’è un mese di tempo e tanti spezzoni per ottenerla. Borriello lo sa e per questo continuerà a lottare perchè l’obiettivo, stavolta, sembra davvero ad un passo.
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