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Categorie: Calcio Sport

Real Madrid-Juventus: i bianconeri si inchinano alle Merengues

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Nicolò Cino

La Juventus di Antonio Conte si presenta al Santiago Bernabeu vogliosa di fare punti per scrollarsi di dosso le due prestazioni negative contro Copenaghen e Galatasaray. Ad attendere i bianconeri c’è il Real di Ronaldo, Di Maria e Bale, qualitativamente una delle squadre più forti d’Europa e sulla carta una facile pretendente al titolo. Un avvio di stagione tuttavia complicato quello dei Blancos, che in campionato non ripagano i milioni spesi da Florentino Perez nelle ultime campagne acquisti. In Champions, invece, il Real sembra essere un’altra squadra viste le prestazioni convincenti e l’efficienza del reparto offensivo.

Un 4-3-3 offensivo è l’arma scelta da Antonio Conte per conquistare Madrid, con l’alternanza di Pogba e Marchisio nel ruolo di esterni offensivi. Il sempre più inamovibile Tevez accompagna Llorente che, avendo militato in Liga, sa come punire le squadre spagnole. Ancellotti opta per un gioco arioso e voltato all’attacco, con un 4-2-3-1 in cui a farla da padrone sono Di Maria e Ronaldo sugli esterni, due dai piedi buoni e dalla tecnica sopraffina. Illarramendi e Khedira davanti alla difesa, Modric a fare da intermediario e Benzema (risultato piuttosto anonimo nell’arco di tutti i 90 minuti) unica punta.

Neanche il tempo di urlare “Hala Madrid”, che i Blancos sono già avanti con Ronaldo, innescato da una buona giocata di Di Maria. La salita, e in Italia lo si sa bene, non è un percorso che spaventa la Juventus, anzi tende spesso a darle più determinazione per reagire nel migliore dei modi. Il Real è quindi assente, largo e incapace di arginare il gioco fluido e di prima dei bianconeri, che vanno vicini al gol in più di un’occasione. Gli sforzi vengono premiati al 22′, quando Pogba con un colpo di testa favorisce l’intervento di Llorente che, sfruttando una parata rocambolesca di Casillas, insacca e regola i conti. Il match torna in equilibrio, ma solo per poco tempo perchè i Blancos sono lesti e sfruttano ogni leziosità juventina, come il clamoroso errore di Chiellini che, stendendo Ramos in area, causa un calcio di rigore, prontamente trasformato da Ronaldo. Ci prova la Juve, ma non è giornata. Lo stesso Chiellini viene espulso e espugnare il Bernabeu diventa sempre più difficile. Non manca tuttavia la determinazione per gli uomini di Conte che, seppur con qualche rischio di troppo, ci provano e corrono fino alla fine, ma invano.

Real Madrid-Juventus finisce quindi 2-1, in un Santiago Bernabeu sempre elegante e conoscitore di calcio (Pirlo viene salutato dagli applausi del pubblico madrileno, episodio analogo a quello di Del Piero). Il Real più disordinato di questa Champions mette tre punti in cassaforte, che probabilmente gli permettono di consolidare il primo posto nel girone. Per la Juventus adesso si fa dura e sarà obbligatoria la cosìddetta rimboccata di maniche: 2 punti in 3 partite non sono di certo ciò che i tifosi bianconeri si aspettavano dalla propria squadra.

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Nicolò Cino