L’UNESCO ha riconosciuto quattro città del mondo come “Città creative”: Brazzaville, nel Congo, denominata “Città della musica”; Zahlè, nel Libano, per la categoria gastronomica; Cracovia, in Polonia, per la letteratura; e infine Fabriano, nelle Marche, per l’artigianato, arti e tradizioni popolari.
Fabriano, città famosa per la produzione di carta dal XIII secolo grazie alla genialità dei maestri cartai presenti nel territorio già a quell’epoca, si ritrova adesso con un titolo prestigiosissimo e da sempre desiderato. La soddisfazione per quest’ufficializzazione,arrivata dal Museo Capitale di Pechino, è stata dimostrata dalle parole di Francesca Merloni, coordinatrice del progetto “Fabriano Città creativa”: “Non ho mai smesso di lottare per questo riconoscimento, è significativo che sia arrivato ora e forse non è un caso. Questo è l’inizio e la fine di un percorso che ci ha visto impegnati per la nostra città. Tra passato e futuro Fabriano continua ad essere protagonista di un cambiamento.”
L’importanza data allo sviluppo culturale, sociale ed economico, è stato il caposaldo principale del progetto Creative Cities Network, che da sempre ha voluto premiare la creatività culturale in modo da creare anche un legame tra diversi paesi del mondo e rendere possibile lo sviluppo sostenibile. Fondamentale la presenza del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, e del Presidente Gian Mario Spacca , i quali, soddisfatti, hanno affermato che la città da sempre si è impegnata nel progetto di creatività, e tutte le generazioni, odierne e passate, hanno lavorato e prodotto per costruire il futuro, e la speranza è quella che anche un domani si tramandi questa tradizione infallibile, che ha solo portato ottimi frutti.
Così si esprime il presidente della commissione nazionale italiana per l’UNESCO, Giovanni Puglisi:”La proclamazione di Fabriano come ‘Città Creativa’ dell’UNESCO rappresenta il punto di arrivo di un lungo processo di candidatura, che ha visto protagonista una straordinaria rete di promotori, composta da tutti i livelli delle amministrazioni locali, dal settore privato e dalla società civile. Mi auguro che, a partire da oggi, tale proclamazione sia anche il punto di partenza per un rinnovato sviluppo del benessere economico e sociale della comunità di Fabriano”. Ovviamente è necessario l’impegno di tutti, non bisogna vedere questo riconoscimento, come il raggiungimento di un obiettivo e il suo totale compimento, anzi sia questo un incentivo per fare ancora di più, per creare qualcosa di originale e unico, che contraddistingua da tutto il resto.
Importante è il confronto con le realtà internazionali, quindi viene fuori la volontà di aprirsi a nuovi stimoli e culture per migliorarsi sempre più. Fabriano ha basato, sin da tempi remoti, il suo sostentamento su attività manuali, oggi spesso dimenticate, e l’incremento di tali attività non ha fatto altro che registrare crescite sempre maggiori ed è stata l’arma vincente di un’intera regione.