Scambi di identità: esperimento riuscito per JJ Levine

Chi crede che in noi coesistano parte maschile e parte femminile può rafforzare la propria tesi guardando le foto di JJ Levine. Secondo molti gli emisferi del nostro cervello, sinistro e destro, possono essere anche definiti rispettivamente “maschile” e “femminile” in quanto uno è legato alla logica e al calcolo, il secondo alle emozioni, i sentimenti, l’estetica e il ritmo.

Ebbene, JJ Levine , fotografo canadese laureato all’università Concordia di Montréal con una specializzazione in studi interdisciplinari sulla sessualità, ha trasposto questa coesistenza di maschile e femminile nel suo progetto fotografico: Switch, un progetto concluso nel 2012 e che ha collezionato una numerosa serie di successi partecipando a diverse mostre, tra cui l’importante Pride Photo Award del 2012.

“Switch” significa “scambio” e uno scambio è proprio quello che ha effettuato Levine nelle sue foto. Capiamo come il fotografo canadese ha realizzato dieci dittici, accostando due ritratti di una stessa coppia. A turno i due membri della coppia impersonavano il ruolo dell’uomo e della donna. Levine ha chiesto alle coppie non solo di indossare abiti o di farsi acconciature proprie dell’altro sesso, ma ha richiesto anche uno scambio di atteggiamenti.

Ciò per dimostrare come l’appartenenza ad un sesso, nella concezione di appartenenza ad un determinato ruolo radicata nell’essere umano, in questo caso il sesso, non sia data soltanto da abbigliamento o caratteristiche fisiche ma sia legato al modo che la persona ha di porsi, all’atteggiamento e alla postura.

Il filone in cui si inscrive questo progetto, e in generale tutta la fotografia di Levine, è quello della “fotografia di genere”: egli effettua, in altre parole, indagine sui temi dell’identità, del ruolo e della sessualità, esprimendo al contempo la sua opinione a riguardo. L’opera di Levine è chiamata anche “queer photography”, che può avere un duplice significato: bizzarro o omosessuale. Perché sì, le foto dell’artista canadese sono bizzarre e spesso i soggetti nelle immagini sono persone omosessuali.
Levine non è solo un fotografo, infatti egli parla di identità sessuale anche nei corsi universitari, nei giornali specializzati e in diversi magazine.

Ed ora godetevi i dieci dittici e provate a capire chi è l’uomo e chi la donna.

Fonte: www.huffingtonpost.it

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