Dal campionato alla Champions in soli tre giorni. Il Milan di Allegri riprende il suo cammino in Europa e lo fa con l’avversario più difficile di tutti: il Barcellona di Leo Messi. Undici Champions League, cinque palloni d’oro, 119 trofei: Milan Barcellona è una sfida che mette in campo due assolute protagoniste della storia del calcio europeo e mondiale.
Ma se i blaugrana, nonostante il pareggio di sabato a Pamplona nel campo dell’Osasuna per 0-0, arrivano all’appuntamento con soltanto vittorie all’attivo, i rossoneri-seppur vittoriosi sabato di misura con l’Udinese in campionato-attraversano un momento non proprio esaltante, date da prestazioni e risultati altalenanti e i tanti infortuni che hanno falcidiato la rosa in prima parte della stagione.
La situazione più importante è di sicuro quella di Mario Balotelli, fermo ai box domenica per l’infortunio muscolare accusato giovedì. La sua presenza in campo dal primo minuto non è certa, ma è notizia di poco fa che il centravanti azzurro è stato convocato da Allegri. La partenza dal primo minuto di Mario sarebbe fondamentale per provare a mettere in difficoltà la difesa avversaria, visto il momento negativo degli altri attaccanti: Matri in questo periodo pare completamente fuori fase, l’assenza del goal lo sta condizionando chiaramente, mentre Robinho non è più il calciatore visto nell’anno dell’ultimo scudetto, quando realizzò 14 goal. Chissà che il confronto con il suo erede Neymar non lo stimoli a mostrare i lampi di classe che lo hanno reso l’idolo del giocatore del Barcellona ai tempi del Santos (dove entrambi hanno militato)
In difesa dovrebbe rientrare Mexes, mentre il centrocampo sembra il reparto messo meglio. Le prestazioni di Poli e Montolivo sono state molto positive, e anche Nocerino nei pochi minuti in campo è entrato subito in clima partita.
Il tecnico toscano analizza il possibile andamento del match, visti i tanti Milan Barcellona giocati nelle stagioni passate: “Loro avranno maggiore possesso palla rispetto a noi, mentre noi dovremo ripetere la gara dello scorso anno sul piano tattico. Ossia essere aggressivi e chiudere gli spazi. Dovremo concedere il meno possibile per ottenere il più possibile”
Per il “Tata” Martino da sciogliere ancora i dubbi legati alla difesa e al centrocampo (dove Xavi, Iniesta e Fabregas si giocano due maglie). L’attacco dovrebbe essere quello più “pesante”, con Messi insieme a Sanchez e al già citato Neymar. Sabato c’è il clasico col Real, ma vincere a Milano significherebbe mettere una seria ipoteca sulla qualificazione.