Quando arriva il momento del dentro o fuori c’è bisogno di mettere in campo tutto ciò che si ha in corpo. E Marsiglia Napoli ha tutti i crismi di una partita da dentro o fuori.
Nella cornice del Velodrome gli uomini di Benitez affronteranno un avversario reduce da tre sconfitte consecutive e voglioso di far bene davanti al pubblico di casa. Il tecnico Baup ha motivato al meglio i suoi, affermando che una vittoria sarebbe vitale per credere ancora nel passaggio del turno. Ma ciò non può essere un alibi per gli azzurri, che hanno l’imperativo di sfruttare lo scontro diretto tra Arsenal e Borussia Dortmund per risalire la china e tornare pienamente in lotta per la testa del girone.
La situazione che preoccupa di più è quella di Gonzalo Higuain. Il centravanti argentino non è ancora al meglio, come si è visto chiaramente dalla legnosità di alcuni movimenti nella partita dell’Olimpico. La sua presenza in campo sarebbe di vitale importanza per il Napoli, perchè in assenza di una prima punta capace di finalizzare la gran mole di gioco prodotta la squadra partenopea perde una buona parte della propria efficacia offensiva. Queste le parole di Benitez sulla situazione del “Pipita”:
“Si sta allenando bene, se è disponibile dovrò valutarlo insieme ai medici. Ogni giocatore ha bisogno di tempi diversi. La decisione sarà presa tra me e lui. Migliora ogni giorno e presto starà bene. Ma non sappiamo ancora quando di preciso“.
Di sicuro mancheranno l’esterno colombiano Zuniga, che si è sottoposto ad un intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio destro che lo terrà lontano dai campi da gioco per un po’, e il centrale Britos, che ha rimediato una lussazione alla clavicola destra dalla quale guarirà in meno di un mese. Al posto del colombiano il ballottaggio è tra Armero e Mesto, mentre al centro la scelta di Benitez dovrebbe riguardare uno tra Cannavaro e Fernandez, che affiancherà Albiol.
Qualunque sia la scelta di Rafa, domani sera bisogna dare il 100%. L’ambiente per Marsiglia Napoli sarà di quelli caldi, ma il risultato possibile è solo uno: la vittoria.
Foto: Repubblica.it