Da ieri è iniziata a Genova, presso Palazzo Ducale, la seconda edizione di “L’ altra metà del libro”. La rassegna è organizzata e curata dal saggista e romanziere Alberto Manguel e prevede quattro giorni di letture, mostre, teatro, musica e incontri con alcuni dei grandi protagonisti della letteratura attuale. Il tema conduttore dell’ evento, sarà quest’ anno quello della memoria, intesa come ponte e collegamento tra passato e presente e custodita innanzitutto dalla scrittura. L’ altra metà del libro altro non è che il lettore, a cui è destinato il compito di interpretare e completare il messaggio del libro che si trova davanti. Come dichiara lo stesso curatore, infatti, “Senza un lettore, uno scrittore sarebbe fallito in partenza”.
Tra gli appuntamenti più attesi vi è quello con la scrittrice Bahiyyih Nakhjavani, nata a Teheran, insegnante di letteratura europea ed americana, ed autrice nel 2007 del libro “La donna che leggeva troppo” in cui viene descritta la vicenda di una poetessa che vive nella Persia Nel 1800.Inoltre ci sarà la possibilità di ascoltare le parole di Timur Vermes che ha esordito l’ anno scorso con “Lui è tornato”, il best seller tradotto in ben 27 lingue che racconta in forma ironica e visionaria un ipotetico ritorno di Adolf Hitler, 66 anni dopo la sua fine. All’ evento interverranno anche: Roberto Calasso, presidente e direttore della casa editrice Adelphi con cui si discuterà del rapporto tra letteratura ed editoria; Emmanuel Carrère, sceneggiatore e scrittore di origini francesi, divenuto famoso in Italia con l’ opera biografica “Limonov”; Paola Mastroccola, che nei suoi lavori ha saputo interpretare la scuola, la società e i mutamenti avvenuti negli ultimi, e ancora Giuseppe Cederna, David Riondino, Luca Formenton, Eduardo Galeano e altri.
Tra le mostre più interessanti segnaliamo quella allestita nella Sala Camino “Il libro errante del popolo errante” che intende valorizzare le poche testimonianze manoscritte in lingua ebraica che ci sono pervenute; “I libri del gruppo 63” dedicata agli scritti del gruppo di neoavanguardisti che nel 1963 si riunivano attorno alla rivista “Il Verri” di Anceschi e, infine, “Librarium” una mostra che raccoglie le immagini in bianco e nero realizzate tra la metà degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta in Europa, Africa, Asia e Stati Uniti dal fotografo Fulvio Magurno.