Partendo dal 1936, per arrivare all’anno 2000, i critici cinematografici del The Guardian, e del suo periodico Observer, hanno messo insieme dieci tra i più celebri film d’ azione di tutti i tempi, soprattutto americani.
Gli stessi critici del quotidiano britannico, iniziando dal genere comico, avevano, poi, stilato la classifica dei migliori dieci film romantici. Adesso è tempo d’azione. Ora è la volta di Hollywood e degli effetti speciali.
Di eroi e di storie spesso dotate dalla totale assenza di realismo. Attori come Sylvester Stallone, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, sono tra le star più famose dei film d’azione dei nostri anni. Tanto movimento e ritmi veloci a caratterizzare uno tra i generi cinematografici di maggiore successo commerciale, se bene sempre poco elogiato dalla critica nel corso degli anni.
“L’ultimo dei Mhoicani” (1992) diretto da Michael Mann, vede come protagonista Daniel Day-Lewis nelle vesti di un aitante guerriero, sullo sfondo di paesaggi talmente tanto maestosi da lasciare lo spettatore senza fiato. Siamo nel 1756, Nord America, ed è in atto la Guerra franco-indiana tra francesi e inglesi per il possesso delle colonie americane. Tratto dal celebre romanzo scritto da James Fenimore Cooper, L’ultimo dei Mhoicani narra una storia che ha come sfondo continue battaglie sia sul fronte francese e inglese sia tra Uroni e Mhoicani. Tra i personaggi principali del romanzo Occhio di Falco, l’eroe che salverà le sorti di Cora e Alice, due giovani sorellastre rapite dal nemico Magua.
“Agente 007 – Missione Goldfinger” (1964), terzo film della serie ufficiale James Bond, e ritenuto uno dei migliori della sagra 007. In questo film James Bond è alle prese con un magnate multimilionario dell’oro Auric Goldfinger, che tenta di annientare la riserva aurea degli Stati Uniti con una bomba radioattiva. Durante la missione 007 perderà le due sorelle Masterson, in quanto uccise da Goldfinger.
“La leggenda di Robin Hood” (1938), il film diretto da Michael Curtiz che racconta la tradizionale storia tramandata sul personaggio di Robin Hood, interpretato da Errol Flynn. Inghilterra, anno 1191, Riccardo detto “Cuor di Leone” viene reso prigioniero in Terra Santa durante le Crociate condotte dai paesi europei contro i Turchi. Nel frattempo, suo fratello Giovanni Senzaterra prende il comando reale della nazione e instaura un regime di potere assoluto mettendo in forte difficoltà l’intera popolazione, soprattutto i più poveri, sovraccaricati dalle tasse. Robin Hood, che aveva giurato fedeltà eterne al Re Riccardo, inizia una lotta spietata contro il nuovo erede al trono.
“Die Hard – Trappola di cristallo” (1988), John McTiernam dirige la pellicola che darà inizio alla grande carriera di Bruce Willis. Il film è inspirato alle vicende di un poliziotto di New York John McClane, che giunge a Los Angeles per trascorrere le vacanze natalizie con la sua famiglia, e si ritrova alle prese con un gruppo di criminali della Germania Est.
“Bullitt” (1968), pellicola diretta da Peter Yates. Frank Bullitt tenente della squadra omicidi di San Francisco, in California, viene incaricato di tenere d’occhio un mafioso intenzionato a testimoniare contro cosa nostra.
“I predatori dell’arca perduta” (1981), diretto da Steven Spielberg, è il primo della saga Indiana Jones. Questo film narra le imprese di Henry Indiana Jones Junior, un professore di Archeologia alle prese con la ricerca di un antico idolo della fertilità. Per farlo, il professore si lascerà aiutare da Satipo, che, però, rivelerà il suo doppio gioco una volta trovato l’idolo.
“La tigre e il dragone” (2000), diretto da Ang Lee. L’azione del film in questione è interamente rivolta alle arti marziali, e alle vicende a cui va in contro Li Mu Bai, quando, tornato da Pechino dopo alcune settimane di meditazione, decide di voler smettere di combattere e di regalare la sua spada “Destino Verde”, a un ricco abitante di Pechino, Tie. La spada dall’inestimabile valore, in quanto costruita quattrocento anni prima con un materiale indistruttibile, però, sparisce dalla casa di Tie. Dando inizio ad una serie di combattimenti tra protagonisti.
“Vite Vendute” (1953), regia di Henri Georges Clouzot. Una storia avventurosa, ambientata a Las Piedras, una cittadina dell’America Centrale, che vede protagonisti quattro uomini che accettano di trasportare una tonnellata di nitroglicerina attraversando l’isola in camion. La ricompensa del viaggio è un ingente somma di denaro con la quale i quattro avventurieri vogliono scappare dall’isola. Ma la loro avventura avrà un fine tragico.
“Un tranquillo week-end di paura” (1972), John Boorman. Racconta la storia di quattro amici di Atlanta che decidono di trascorrere un week-end insolito, nei boschi dei monti Appalachi. Quattro uomini molto diversi tra loro, alle prese con i propri limiti, imposti dall’immensa forza della natura che richiede un grande spirito di sopravvivenza. Ma questa avventura si trasformerà di lì a poco in una terribile situazione che sfugge di mano agli avventurieri, quando ad incrociare il loro cammino saranno due uomini armati di fucili e dallo spirito aggressivo.
“Intrigo internazionale” (1959), del geniale maestro britannico Alfred Hitchcock. Un opera cinematografica considerata all’unanime la miglior opera del maestro della suspense. New York, la storia ha inizio con il sequestro dell’agente pubblicitario Roger Thornhill. Un sequestro nel quale Roger Thornhill è sottoposto a svariate domande e costretto a bere Whisky per simulare dopo l’interrogatorio un incidente stradale. Ma Thornhill riesce a scampare al peggio e decide di fare luce sull’inspiegabile accaduto, al costo di doversi giustiziare da solo.