Facebook ha da poco speso più di 100 milioni di dollari per acquistare Onavo, e quindi per inaugurare un nuovo ufficio sul territorio israeliano, a Tel Aviv.
Onavo è una start up nata nel 2010 che offre servizi di analisi del mercato di telefonia. Principalmente si occupa di aiutare ad ottimizzare le performance dei device, delle applicazioni e della durata delle batterie sugli smartphone iOS e Android, e a tracciare gli andamenti e le prestazioni di determinate applicazioni confrontandole con la concorrenza.
Ciò che maggiormente ha interessato Facebook è la tecnologia di gestione e di compressione dati che Onavo offre. Come ad esempio l’applicazione “Count” che monitora il flusso dei dati utilizzati sugli smartphone, e “Extend” che comprime l’insieme di informazioni scaricate sul telefono per massimizzare il piano dati.
Questi servizi sono in linea con il nuovo progetto di Facebook, Internet.org, di diminuire il digital divide nel mondo, e quindi di rompere le barriere che ostacolano l’accesso alla rete internet nei paesi in via di sviluppo. Ma oltre ad essere una missione benefica porterà sicuramente vantaggi a lungo termine alla società attraverso un’adesione sempre più massiccia al social network.
Secondo gli accordi dell’acquisizione, Facebook avrebbe trattato non solo per inglobare idee, numeri e dati, ma anche talenti: sarebbero, infatti, circa trenta le persone che da Onavo passeranno a lavorare per Mark Zuckerberg.
I fondatori di Onavo, Guy Rosen e Roi Tiger, soddisfatti dell’accordo con Facebook hanno diffuso così la notizia dell’acquisizione: “Siamo entusiasti all’idea di unirci al loro team e speriamo di giocare un ruolo fondamentale per raggiungere uno degli obiettivi più importanti del progetto Internet.org, cosicché sempre più persone nel mondo possano connettersi e condividere”