Enrico Letta è ancora su al colle, ma nessuno se ne deve essere accorto. Le campagne elettorali sono partite lo stesso, come se questo governo Letta fosse prossimo alla caduta. Il primo è stato Matteo Renzi, che dichiara da sempre di non essere avversario politico del presidente del consiglio, eppure, oggi da Bari inizia il suo tour che lo porterà in giro per l’Italia.
Il sindaco di Firenze questa volta ci riprova e parte forse dalla regione che più lo sostiene politicamente, grazie anche ad un’ormai consolidato rapporto con il sindaco del capoluogo pugliese, Michele Emiliano. Renzi per le primarie del centro sinistra ha fissato Bari come prima tappa della campagna elettorale :“L’Italia cambia verso”. La strategia dell’aspirante leader del PD è innovativa, partire dal Sud, forse troppo spesso dimenticata negli ultimi anni e forse troppo desideroso di riscossa e visibilità.
È Bari la città da cui il sindaco di Firenze ha scelto di partire, polo centrale dell’economia del Meridione. La location sembra anch’essa non essere casuale, la Fiera del Levante è infatti da tempo al centro di tante discussioni, come quella sulla privatizzazione, rifiutata dal comune negli ultimi anni, ed auspicata dagli addetti ai lavori da lungo tempo. Fu proprio Raffaele Fitto ex presidente della regione puglia ed esponente PDL a parlare per primo di privatizzazione.
Renzi in questo modo ha voluto sottolineare quell’idea che lui porta avanti da anni, non di un politica come uno scontro di ideologie fini a se stessi, che l’Italia non si può più permettere, ma quanto di una politica basata sul principio di non contraddittorietà di lavorare ad un fine comune. Il percorso elettorale del rottamatore ha suscitato subito grande entusiasmo. Tramite i social di cui lui è padrone sono già arrivati i primi messaggi di stima e auguri, Luca Amato, tra i primi commenti, coglie il collegamento con il giaguaro da smacchiare di bersaniana memoria: “Che dici Mattè, stavolta mettiamo via solventi e detersivi per vincere sul serio?”