Il Gartner Research ha intervistato alcuni CEO in merito alla possibilità che nei prossimi 15 anni macchine intelligenti, ovvero robot capaci di imparare ed agire quasi autonomamente, possano prendere il posto dei tanti lavoratori di classe media. E ben il 60% dei CEO intervistati ha risposto affermando che questa visione del futuro è pura fantasia.
Il sondaggio riflette un senso di ansietà causato dall’avvento e dall’uso sempre più considerevole di macchine nel settore industriale, ma non solo.
Se si pensa alle nostre azioni quotidiane risulterà chiaro agli occhi di tutti il massiccio affidamento che facciamo alla tecnologia per svolgere normali e semplici operazioni, per avere risultati più precisi, per accelerare i tempi e un po’ anche per pigrizia. Risulta perciò troppo ottimistica la visione del futuro che hanno i CEO intervistati.
Il Gartner, società statunitense che offre consulenza, ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology, è dell’idea che non sia opportuno sottovalutare la velocità con la quale macchine intelligenti prenderanno il posto dei lavoratori di classe media. Anzi, il ritmo sarà talmente elevato che non ci sarà nemmeno la possibilità ed il tempo di creare nuove posizioni di lavoro.
Forse senza nemmeno accorgerci viviamo e operiamo in una società in cui determinati lavori non sarebbero nemmeno possibili senza l’aiuto di queste macchine altamente specializzate.
Quale sia il futuro nel mondo del lavoro non può essere predetto da nessuno. Certamente bisognerà valutare se i costi di ideazione, ricerca e produzione di macchine tanto efficienti da essere quasi autonome, saranno maggiori o minori rispetto alla tradizionale manodopera.