La bomba è stata sganciata ieri al margine di un convegno londinese, quando il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha rilasciato una di quelle dichiarazioni destinate a movimentare le prossime sessioni di calciomercato:” Sarà difficile trattenere Pogba”.
Queste parole arrivano come un fulmine a ciel sereno per i tifosi juventini e rappresentano una speranza per le big europee che negli ultimi anni hanno potuto ammirare il talento del gioiellino francese, classe 1993.
Per capire e analizzare meglio queste dichiarazioni è utile fare un passo indietro : Paul, già idolo dei tifosi bianconeri , è arrivato alla Juventus a parametro zero due estati fa tramite Mino Raiola, senza dubbio la persona più abile e scaltra nel muovere i propri ragazzi su e giù per l’Europa.
Dopo due anni in bianconero per il suo procuratore pare essere arrivato il momento di battere cassa e di discutere il rinnovo, con cospicuo adeguamento dell’ingaggio, del contratto del calciatore che attualmente percepisce circa 1 milione di euro l’anno.
Sembra che la richiesta di Raiola sfiori i 4 milioni di euro fino al 2017 con la Juventus pronta a offrirne 2,7 il primo anno per poi salire a 3,5 nell’ultima stagione: una distanza tra le parti, che se pur non così ampia, ha suscitato più di una preoccupazione alla dirigenza bianconera.
Nonostante le voci insistenti Mino Raiola ha smentito la possibile partenza del suo assistito dichiarando che il giocatore non si muove da Torino, che non sono arrivate offerte e lo stesso calciatore ha dichiarato di star benissimo alla Juventus e di aver uno splendido rapporto con i compagni e con il tecnico bianconero.
Proprio Antonio Conte infatti stravede per lui tanto che l’allenatore ne ha fatto un elemento imprescindibile del suo scacchiere e l’enfant prodige ha sempre risposto a questa fiducia con prestazioni di altissimo livello, goal e assist.
Tornando alle dichiarazioni di Andrea Agnelli sono quanto più di sincero e veritiero si possa aspettare oggi da un presidente di serie A e fanno parte di una riflessione più ampia, che coinvolge l’intero sistema calcio in Italia. In questo momento il nostro campionato viene considerato un passaggio transitorio per arrivare al top.
La stessa Juventus, nonostante lo stadio di proprietà, è spesso protagonista di salti mortali per far quadrare i bilanci come dimostra l’ultimo calciomercato condotto autofinanziando i propri acquisti con le cessioni.
Plusvalenze enormi , come quella che potrebbe concretizzarsi nel caso della cessione di Paul Pogba, fanno gola ai presidenti e spaventano i tifosi, juventini e non, in quanto perdere talenti così importanti rappresenterebbe un vero auto-goal per la competitività del nostro campionato.
I prossimi mesi e soprattutto il cammino europeo della Juve, con i relativi introiti economici, diranno se la bomba è pronta a scoppiare o se la dirigenza bianconera sarà abile nel disinnescarla..