Il 12 e 13 novembre va in scena a New York presso le case Sotheby’s e Christie’s alcune delle aste che promettono di essere tra le più promettenti degli ultimi tempi. Protagoniste saranno due opere del maggior rappresentate della Pop Art, Andy Warhol. Il valore stimato delle due opere è di circa 60 milioni di dollari ciascuna.
La casa d’aste Christie’s il 12 novembre presenterà una delle opere che negli anni è diventata una vera e propria epitome della Pop Art, la famosa bottiglia di Coca Cola. Fu realizzata da Andy Warhol nel 1962. Si tratta di un quadro unico, quindi non di una serigrafia, proprio questa caratteristica ne ha elevato la stima che è appunto tra i 40 ed i 60 milioni di dollari (circa 30 – 40 milioni di euro). Viene raffigurata una bottiglia di Coca Cola monumentale, alta come una persona adulta (176,2 cm x 137,2 cm) di grande impatto drammatico grazie ai suoi contorni bianchi e neri. L’opera, per ben un decennio, ha fatto parte di una collezione privata e, spesso, è stata oggetto di ammirazione nelle mostre dedicate a Warhol. Non a caso sarà esposta a Londra dal 12 al 18 ottobre, per poi essere trasferita a New York per l’asta che si terrà al Rockfeller Plaza.
La case d’asta Sotheby’s, dal canto suo, il 13 novembre presenterà una delle opere più significative ed audaci della carriera di Andy Warhol, il Silver Car Crash (Double Disaster). Dipinto dall’artista statunitense nel 1963, è un quadro monumentale (misura 8 m x 13 m) che fa parte di una serie di Disaster, di cui gli altri tre dipinti che la completano sono oggi conservati nel Guggenheim Museum di New York, in Svizzera ed al MUMOK di Vienna. Si tratta di una serie di foto che rappresentano un’auto che si schianta contro un albero. L’opera fa parte di una collezione privata dal 1988 ed è stata esposta al pubblico una sola volta ben 26 anni fa. Questo ne accresce il mistero e l’attesa.
L’esito positivo di queste aste giocherà un ruolo importante sulla ripresa delle quotazioni delle opere di Andy Warhol, le quali stanno attraversando un delicato periodo di disaffezione sul mercato dell’arte.