Tutti vogliono lavorare… da Mc Donald’s

12.000 le richieste di impiego, solo 400 i posti disponibili. Questa la situazione che si è verificata nel nostro paese per le assunzioni annunciate l’anno scorso da Mc Donald’s, la maggiore catena di ristoranti fast food del mondo. Sono sempre di più i ragazzi, in gran parte studenti universitari, e gli adulti a chiedere un posto come cameriere all’azienda.

Ma perché tutta questa voglia di lavorare come cameriere in un fast food? E’ presto detto: la risposta sembra banale, ma risulta preoccupante sotto molti punti di vista.
Vista l’ulteriore impennata della disoccupazione giovanile (e non), ormai quasi al 40%, nessuno può permettersi di rifiutare un impiego di nessun tipo, soprattutto se esso consiste in un periodo di “prova” seguito da un contratto a tempo indeterminato.

Così, anche i lavori che prima venivano fatti per lo più per mantenersi gli studi, diventano ora lavori a lungo termine, a tempo indeterminato.
Secondo molti dei giovani di oggi è quindi meglio lasciare da parte le aspirazioni ad un posto fisso in mestieri meglio pagati, dove la crisi rende quasi impossibile trovare un impiego.

Negli ultimi anni a livello sociale c’è stato un cambiamento totale delle aspirazioni lavorative degli italiani, che ha portato le persone a scegliere lavori che prima in pochi volevano fare. Gli stessi posti poco voluti prima, ora sono necessari e irrinunciabili.

Ma non sono solo i giovani a chiedere di lavorare presso i vari ristoranti del colosso americano. Ecco infatti le parole del Direttore Generale di Mc Donald’s Italia: “Se fino a 3 o 4 anni fa la maggior parte dei candidati era rappresentata da giovani, oggi quasi un terzo delle richieste totali proviene da ultra quarantenni.”

I cassintegrati o coloro che hanno perso il loro lavoro non stanno certo con le mani in mano, ma cercano un posto di lavoro in tutte le maniere. Anche se tra i mestieri desiderati non c’era lavorare presso un ristorante Mc Donald’s non si fanno problemi a rendersi disponibili, anzi: hanno bisogno urgente di lavoro, per mantenere se stessi e la propria famiglia.

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