L’apertura del carrello d’atterraggio è sempre il preludio di una nuova avventura. Insolitamente nessun applauso e cinture legate fino all’ultimo istante: siamo arrivati, abbiamo toccato il suolo tedesco.
Guten Morgen Berlino!
La città che vive di infiniti dualismi interni ti abbraccia, ti accoglie e ti rapisce.
La grande organizzazione dei trasporti di permette di visitare la metropoli con estrema semplicità, giungendo da un capo all’altro della capitale tedesca con un metaforico schiocco di dita.
Le lunghe passeggiate nel quartiere di Mitte lungo il viale Unter den Linden sono quelle che ricordo con più piacere e conservo nella memoria la sensazione poetizzante e di stupore nel trovarsi dinnanzi la Porta di Brandeburgo, simbolo classico di bellezza e di violenza inaudita. La bipolarità della città è tangibile in qualsiasi luogo, il suo post modernismo si incontra e si scontra con la sua stridente storia. A pochi metri, infatti, è possibile visitare il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, opera realizzata dall’architetto P. Eisenman e dall’ingegnere B.Happold, per commemorare le vittime della Shoah.
Una doppia linea di mattoni sull’asfalto indica il tracciato della vergogna, il Muro che ieri divideva oggi unisce. Il memoriale internazionale alla libertà è la East Side Gallery che non lontano dal ponte Oberbaumbrücke, propone sulle pareti del muro originale graffiti di artisti internazionali. Questa è oggi la più lunga galleria d’arte contemporanea al mondo con il suo chilometro e oltre di colori.
Se si visita Berlino per la prima volta come clausola obbligatoria nel manuale del “buon turista” c’è la visita al Museumsinsel, una grandiosa opera architettonica a cielo aperto, l’arte nell’arte, patrimonio dell’umanità UNESCO, dove si trovano cinque fra i più grandi musei d’Europa: Altes Museum, Alte Nationalgalerie, Neues Museum, Bode-Museum e Pergamonmuseum.
Quest’ultimo è il più visitato fra i cinque; i pezzi d’esposizione permanenti, il fregio di Pergamo, la Porta del Mercato di Mileto e le Porta babilonese di Ishtar , ti ammaliano e ti fanno fare un viaggio nel passato. Salendo le scalinate che costeggiano l’altare, infatti, ci si immerge in piena età ellenica con la predisposizione “storico immaginifica” di celebrare la vittoria sui Galati.
Tradizione e avanguardia architettonica si amalgamano, basti pensare al Sony Center a Potsdamer Platz e all’avveniristica cupola nel palazzo del Reichstag, che con il suo percorso a spirale interno regala una vista panoramica su Berlino e sul moderno quartiere governativo.
Una città che non finisce di stupire con le sue numerose attività culturali unter freiem Himmel, fruibili facilmente a tutti, dal cinema 5d alle rassegne liriche gratuite.
Berlino è una città giovane e il cuore pulsante della sua parte più “leggera” è senza dubbio alcuno la maestosa Alexanderplatz: apologia notturna del Feirabend.
Poche platoniche parole non riusciranno a restituire al lettore il fascino berlinese nella sua totale essenza, ma potrebbero influenzarlo nel prenotare un volo e dedicarsi un weekend culturale.
Viaggiare è sapere.