Intorno a Josè Maria Callejòn Bueno ultimamente stanno nascendo grandi paragoni. Il talento spagnolo, passato quest’estate dal Real Madrid al Napoli, sta facendo breccia nel caldo cuore dei tifosi azzurri. Questa divinizzazione non è di certo un caso: Josè infatti si è meritato un posto negli undici titolari di Benitez a suon di gol, togliendo spazio a gente come Pandev e Mertens, mica due qualunque.
Nasce a Granada nell’87 e viene ingaggiato molto giovane dal Real Madrid. Percorso il grande fiume delle giovanili, Callejòn esordisce in Segunda Divisiòn B con il Real Madrid Castilla, che in Italia siamo soliti chiamare “Primavera”. La prima stagione non si può parlare di un debutto esaltante e il velocista è costretto a cercare il talento in sè stesso per emergere. Ci riesce la stagione successiva, in cui diventa capocannoniere della Segunda Divisiòn B, esibendo un talento fulgido ed una media realizzativa altissima (21 gol in 37 presenze).
Mandato all’Espanyol, il giovane Callejòn diventa professionista e fa il suo esordio in Liga. I catalani gli regalano grande spazio e gli permettono di mettersi in mostra e lui li ripaga con prestazioni sempre positive, tanto da convincere il Real Madrid a riprenderlo in squadra alla modica cifra di 5,5 milioni, regalandolo al nuovo tecnico Mourinho. Nel periodo madrileno, Josè si trova davanti giganti come Ronaldo, Di Maria e Ozil, giocatori che gli riducono lo spazio e lo relegano a riserva. Tuttavia non si perde d’animo e, grazie a un impegno non comune, riesce a convincere il tecnico portoghese a schierarlo per diverse volte titolare. Ogni volta che viene chiamato in causa risponde con gigantesca abnegazione e con diversi goal pesanti.
Nella sessione di mercato estiva del 2012, con l’addio di Mourinho e l’arrivo di Bale, Callejòn viene messo sul mercato e passa al Napoli per una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni. L’accoglienza non è delle migliori, c’è grande scetticismo intorno al ragazzo e il prezzo pagato da De Laurentiis è considerato eccessivo per una riserva, anche se di un grande club come il Real. Higuain, arrivato in condizioni simili (ma pagato molto di più) invece suscita da subito l’entusiasmo della tifoseria. Partire dal basso però non è mai stato un problema per Josè, che pian piano abbatte il muro di dubbi e diventa un uomo chiave per il Napoli. Molti iniziano addirittura a pensare che De Laurentiis non poteva spendere quei 10 milioni in maniera migliore. Quattro gol segnati nelle prime sette giornate di campionato gli valgono inoltre il titolo di terzo miglior marcatore in Serie A e secondo della squadra campana, cifre strabilianti per un centrocampista.
Callejòn scaccia lo scetticismo generale e riceve le coccole del pubblico napoletano, che ha adottato lui e la moglie come propri figli. Il campionato italiano può dire di aver scovato un altro grande giocatore, universale ed efficace, mai a disagio qualsiasi sia la posizione in campo in cui mister Benitez decide di schierarlo. Insomma, come disse un noto commentatore: “Callejòn non è da 10 in nessuna materia, ma è da 8 in tutte”.. E questo, nel campionato italiano di oggi, può fare tutta la differenza del mondo