Niente da fare per un volenteroso Livorno al San Paolo. I toscani, reduci da tre partite in cui hanno raccolto un solo punto, provano a mettere in difficoltà gli uomini di Benitez con un buon possesso palla, soprattutto nel primo tempo, ma il Napoli mostra un cinismo degno delle grandi squadre e punisce ogni qual volta accelera il ritmo. Il 4 a 0 finale è un passivo pesante per i toscani, che per buona parte del primo tempo non hanno demeritato.
Nonostante le tante assenze i padroni di casa sono sempre micidiali in contropiede, con Pandev a orchestrare la manovra offensiva nel ruolo di vice Higuain e il duo Mertens-Callejon pronto ad approfittare della capacità del macedone di aprire gli spazi. Buona anche la prestazione della difesa, il reparto che sulla carta sembrava maggiormente in difficoltà prima della partita. Ancora una volta escluso Paolo Cannavaro a favore di Federico Fernandez.
La partenza del Napoli è di quelle da spezzare le gambe a chiunque. Dopo tre minuti Pandev approfitta di un errore del centrocampo livornese e, servito da Mertens, insacca con un gran diagonale di sinistro. Sembra il preludio a un dominio azzurro, ma il Livorno sembra vivo e inizia a far girare bene la palla. La prima occasione per la squadra di Nicola arriva con un incursione di Schiattarella che riesce ad arrivare al tiro, respinto però da Fernandez.
Ma è solo un illusione quella dei granata, perchè quando il Napoli accelera fa molto male. Così intorno al ventesimo Inler riesce a liberare il suo sinistro e, favorito da un errore gratuito di Bardi, porta il risultato sul 2 a 0. A questo punto il Livorno prova la reazione, ma il fantastico destro volante di Emeghara scheggia solamente l’incrocio dei pali.
Il secondo tempo si apre su ritmi sempre bassi, con gli azzurri sornioni ma pronti a mordere come un serpente appena si apre uno spiraglio. Infatti dopo dieci minuti uno scambio in velocità tra Pandev e Callejon porta quest’ultimo davanti alla porta. Rinaudo chiude male e il sinistro dello spagnolo si infila inesorabilmente alle spalle di Bardi. Nicola prova il tutto per tutto inserendo Siligardi, Emeghara è l’ultimo a gettare la spugna, ma la buona volontà non basta contro un avversario più forte. Insigne, entrato da poco al posto di Callejon, viene servito nello spazio dal solito Martens, ma il suo tiro finisce addosso al portiere toscano. Sulla respinta arriva a tutta velocità Marek Hamsik, che infila per la quarta volta la rete avversaria.
Alla fine c’è anche il tempo per far esordire il giovane Bariti, che entra proprio al posto dello slovacco. Finisce qui la partita, con gli amaranto delusi per la punizione troppo severa e gli azzurri soddisfatti per il pronto riscatto dopo la sconfitta di Champions.
Ora la sosta per le nazionali, ma fra quindici giorni è in programma la fondamentale sfida con la Roma capolista.
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