Durante la riunione della giunta (che poi ha deciso che Berlusconi dovrà decadere da senatore) non è mancata una piccola gaffe. Piccola, ma pompata dai berlusconiani che volevano approfittarne per l’ultimo rinvio.
Il protagonista è Vito Crimi, il luogo del guaio è facebook, ma la colpa sembra sia del suo assistente.
Infatti sulla pagina Facebook del senatore, son stati pubblicati più post (uno contro Berlusconi) violando il regolamento interno del senato, che impone segretezza, o lo stesso codice penale (visto che la giunta opera come strumento di giurisdizione) “manifestando il suo parere sull’oggetto del procedimento fuori dell’esercizio delle funzioni giudiziarie”. Ma fortunatamente l’evento non ha avuto riscontri nel giudizio della giunta, che poi è arrivato.
Ma Vito Crimi è solito a queste gaffe. E lo dice anche il suo compagno di partito, Lorenzo Battista, che oggi ha ricordato un evento di qualche mese fa quando “Crimi arrivò in ritardo alla riunione della giunta, perché non riusciva a trovarla”.
A tutti poi sono note le immagini del Vito Crimi, appena eletto senatore e capogruppo dei grillini, addormentato goffo nelle poltrone del Senato, mentre pochi giorni dopo sarebbe dovuto andare a discutere con Bersani dicendo no al “Governo del cambiamento”.
Ma leggendo il curriculum, Crimi non sembrerebbe uno sprovveduto. Figlio di di impiegati, nato nel quartiere Brancaccio, trasferitosi al nord, studia giurisprudenza e diventa – con concorso pubblico – assistente giudiziario alla corte di Appello di Brescia. Candidato come capolista del M5s in Lombardia, sarà eletto, e diventerà poi capogruppo del Movimento, formando il famosissimo e indimenticabile duo con Roberta Lombardi.
Un perfetto uomo a 5 stelle che (come spiega nel video della campagna elettorale) è entrato “in questa gabbia di matti col primo V-Days”.
E ora, da perfetta “stella cadente”, molto probabilmente si muoverà sino alla fine della legislatura lasciando una scia di errori e passi falsi. E infine, probabilmente, si spegnerà.