Dopo le iniziative dei vip, che hanno adottato su facebook un Comune della Terra dei fuochi, qualche giorno fa sul noto social network é stata lanciata una provocazione da parte di due ragazzi, Irene e Dario, che ha raccolto così tanto consenso, che si é trasformata in un evento, San Paolo in lutto. In occasione della partita valida per la qualificazione ai mondiali del 2014, Italia – Armenia, in tanti stanno mostrando la volontà di presentarsi vestiti di nero e di assistere alla partita in silenzio.
Sulla pagina facebook dell’evento si contano circa 2000 partecipanti, likes e condivisioni. Una enorme ola virtuale, che vede coinvolti anche tanti stranieri, soprattutto cronisti inglesi e francesi, che stanno iniziando ad occuparsi del problema ambientale in Campania. C’e chi invita addirittura a non recarsi allo stadio, chi chiede che vengano coinvolte i gruppi di tifosi organizzati, chi si augura di vedere lo stadio pieno oltre che le bacheche. Non mancano le discussioni animate, soprattutto nei confronti di chi cerca di strumentalizzare l’evento. Alcuni gruppi politici, come quelli nostalgici dell’epoca borbonica, invitano a fischiare l’inno. Proposta che é stata rispedita al mittente dagli organizzatori affinché si evitino strumentalizzazioni. “Il 15 é un momento di dolore, un lutto, niente urla o moine”, così ha dichiarato Irene su facebok.
Proposta simile, ma più estrema, quella del rapper dei Fossera, O Iank: assistere di spalle alla partita, vestiti di nero e con una mascherina bianca, in modo tale che i media non possano ignorare quanto accade nella Terra dei fuochi. Per una notte il San Paolo di Napoli non sarà solo il simbolo di una squadra tornata ad essere vincente, ma anche l’emblema di una comunità che ha riscoperto il proprio orgoglio.
Domenica verrà pubblicata l’intervista integrale, che l’avvocatessa Irene De Crescenzo, organizzatrice dell’evento San Paolo in lutto, ha rilasciato a Bloglive, in continuità con la nostra scelta editoriale di dare grande visibilità alle problematiche di quello che è stato ribattezzato il triangolo della morte.