Gli indiani lo chiamano Za-gor-te-nay, ma il suo vero nome è Patrick Wilding, per noi è solo Zagor. Dopo Tex e Dylan Dog, è forse il personaggio del fumetto Italiano più conosciuto, nonché una delle testate simbolo della Sergio Bonelli Editore.
Si muove nello scenario della Vecchia Frontiera americana della prima metà del Diciannovesimo secolo, e le sue avventure si collocano a cavallo tra i generi western, fantasy, horror e giallo.
Più giovane solo del celebre ranger Tex Willer, Zagor è stato creato da Sergio Bonelli in persona nel 1961, sotto lo pseudonimo di Guido Nolitta, e disegnato originariamente da Gallieno Ferri.
Oggi, a più di cinquant’anni dal suo esordio in edicola, “lo Spirito con la Scure” (questo è il significato di Za-gor-te-nay) sbarca al cinema in due serate evento, il 22 e il 23 ottobre con il documentario “Noi, Zagor”.
Distribuito da Microcinema in circa 200 copie in tutta Italia, scritto e diretto da Riccardo Jacopino, “Noi, Zagor” è un omaggio non agli autori o al personaggio in se, ma a tutto quel popolo di lettori che ancora oggi lo segue ogni mese con un grande partecipazione.
Gli “zagoriani” sono più che dei semplici fan: non troverete tra loro molti giovani, è ovvio, ma il senso di appartenenza a quel mondo dark-fantasy e al contempo dal tratto realistico e plausibile, fa della comunità dei lettori di Zagor un fenomeno quasi unico.
Il documentario parla proprio di questo: non di chi lavora ogni mese su gli albi, a partire dal suo curatore Moreno Burattini, che pure saranno i principali “attori” del film, ma del cuore del “fenomeno” Zagor.
Dalle parole di sceneggiatori e disegnatori, si tenta di capire perché un personaggio oggi così lontano dai canoni moderni dell’avventura, riesca ancora ad avere una vita editoriale così buona.
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Di recente la RAI ha mandato in onda una puntata a lui interamente dedicata, all’interno del programma Fumettology.
Il film ha ovviamente poco senso per chi non sia cultore di Zagor, ma questa interessante introduzione può sicuramente servire a chi volesse avvicinarsi al personaggio.
Prima di vedere “Noi, Zagor” il 22 e il 23 ottobre, assicuratevi quindi di aver ben capito che tipo di film sia, un film per appassionati, un documentario che parte al cuore più che alla testa.
Assicuratevi insomma di essere veri “zagoriani”.