Cosa succede quando delle fotografie, apparentemente senza nulla di straordinario, raggiungono in alcuni casi più di tre milioni di euro all’asta?
Il dubbio è lecito: probabilmente gli scatti avranno ritratto qualcosa di eccezionale, qualcosa di insolito e difficile da ritrovare. La sorpresa sta nel fatto che le foto più pagate della storia non hanno apparentemente nulla di estremamente introvabile.
Il valore da ricercare, però, non risiede nell’oggetto raffigurato, ma nell’emozione che racchiudono quelle fotografie. Ecco giustificato, quindi, il prezzo esorbitante raggiunto all’asta dagli scatti che vi mostriamo. Il primo tra tutti, per ordine di prezzo, è Rhein II: questa foto è stata scattata dal visualista tedesco Andreas Gursky nel 1999. La foto è stata battuta all’asta per 4,3 milioni di dollari, diventando di fatto la foto più pagata in assoluto nella storia. La fotografia è stata scattata insieme ad altre cinque per rappresentare la riva del fiume Reno. Questo frammento è il secondo ed anche il più grande. Rappresenta lo scorrimento del fiume Reno longitudinalmente alla foto, tra grandi campi verdi e sotto un cielo coperto.
La versione che troviamo qui è stata editata digitalmente; l’autore ha giustificato ciò dicendo che per ottenere un’immagine moderna del fiume è necessario manipolarla, altrimenti non avrebbe reso il suo significato. La foto è stata inizialmente acquistata dalla Galleria Monika Sprüth a Colonia; da qui è passata a diversi collezionisti tedeschi, fino ad essere venduta alla cifra record di $4,338,500. Attualmente è nelle mani di un collettore anonimo.
La seconda che vi proponiamo è uno degli autoscatti di Cindy Sherman: si chiama Senza titolo (1981), fruttata ben 4,3 milioni di euro. La fotografa ha fatto dell’autoscatto la sua arte; nella sua carriera si contano più di 500 autoscatti che raccontano, di volta in volta, i vizi e le abitudini del mondo in modo provocatorio e spesso ironico. La fotografia riprende una ragazza distesa per terra che tiene tra le mani un annuncio strappato da un giornale, in cui si suppone ci sia un appuntamento per single. La giovane ha un abbigliamento molto pudico e casto, ma la sua posizione ricorda molto il centro delle riviste per adulti, dove nelle fotografie centrali le donne mostrano le proprie grazie. Ed è qui che sta la provocazione, diventato anche il centro focale della raccolta che contiene la fotografia.
Anche le fotografie a sfondo militare sembrano essere tra le più gradite dagli amanti del genere: ne è un esempio, Dead Troops Talk ( A Vision After an Ambush of a Red Army Patrol near Moqor, Afghanistan, Inverno 1986) di Jeff Wall, battuta all’asta per 3,6 milioni di dollari. La foto non è stata scattata in presa diretta ma ricostruita da attori e pubblicata nel 1992; sono state assemblate le singole fotografie in modo da comporre uno scatto unico, simulando anche un fotografo esterno alla scena che sia in grado di percepire il tutto in una visione di insieme. La strabiliante capacità di Jeff Wall è quella di posizionare gli scatti in modo tale da mostrare un dialogo, quasi uno scherzo tra i cadaveri dei soldati. L’obiettivo della foto è stato raggiunto: l’autore voleva incentrare l’intera foto sul senso distruttivo e insensato della guerra.
Rhein II non è il solo scatto ad aver reso milionario Andreas Gursky; il suo scatto 99 Cent II Diptychon, pubblicato nel 2001, gli ha fruttato ben 3,34 milioni di dollari. A questi dobbiamo aggiungere le cifre spese dai cultori del genere per ognuna delle sei fotografie originali presenti nel mondo, vendute a non meno di 2 milioni di dollari. Il tocco artistico della fotografia sta sul colpo d’occhio che danno le diverse tinte dei prodotti negli scaffali.
Ciliegina sulla torta The Pond-Moonlight di Edward Steichen, uscita nel 1902 e la prima ad essere pagata ad un prezzo elevatissimo: 2,9 milioni di dollari. Lo scatto è avvenuto a Mamaroneck con una tecnica precursore dell’autocromia, che consiste in una applicazione strato su strato di gomma fotosensibile, ottenendo il risultato di essere qualcosa di assolutamente unico. Proprio la tecnica innovativa e manuale ha giustificato in gran parte il prezzo esagerato per quegli anni. Al mondo ne esistono solamente tre fotografie originali, che al momento varrebbero oro.