Erano appena passate le 17:00 in quel quartiere troppo spesso finito sotto i riflettori per terribili fatti di cronaca legati alla camorra, quando un uomo ha cominciato a spargere la voce. Prendeva forma man mano su una corteccia di un albero del Rione Berlingieri a Secondigliano, la figura del volto di Padre Pio.
In pochi minuti si è riversata in strada una folla di curiosi e credenti che hanno subito gridato al miracolo. C’è chi ha visto nell’immagine la figura di Padre Pio che tutti conosciamo, chi quella del Volto Santo. Una donna ha posto un fiore sotto la sagoma con un cartello con su scritto “Non toccare“. È dovuta intervenire la polizia municipale per far sgombrare il traffico venutosi a formare col passare del tempo per la calca dei residenti e di un pubblico sempre più numeroso, che una volta appresa la notizia, è cominciato ad arrivare dai numerosi quartieri limitrofi.
Miracolo o semplice gioco della natura, poco importa, se si vuol credere che il segnale sia rivolto davvero a questa terra. Il messaggio che questi cittadini lanciano è da raccogliere: “Siamo soli e abbiamo bisogno di protezione”.
Un richiamo all’attenzione. Un urlo disperato e speranzoso di quella gente che proprio non ne può più di sentirsi relegata ai margini della società. Abbandonata ai malaffari di una camorra ancora costantemente presente in un territorio che chiede solo di essere liberato.
Proprio ieri a poche centinaia di metri dal luogo dell’apparizione, a Casoria, è stato sequestrato dagli agenti del commissariato di Scampia un vero e proprio arsenale della camorra: sessanta tra pistole, mitra, fucili e bombe a mano rinchiusi in un’intercapedine ricavata in un garage condominiale di un parco di case popolari.
Una figura, quella comparsa oggi, che va quindi oltre la mera rappresentazione dell’avvenimento, la cui valutazione sarà effettuata dagli esperti se decideranno che sarà effettivamente il caso di approfondire la vicenda. Troppe volte in passato abbiamo avuto casi di pseudomiracoli rivelatisi semplici scherzi della natura, o peggio delle vere bufale. Quindi meglio essere cauti e approfittare dei riflettori accesi per portare alla luce i tanti problemi che le istituzioni comunali e nazionali hanno l’obbligo di affrontare.
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