Liftware, un cucchiaio high-tech per i malati di Parkinson

Nei laboratori statunitensi nasce un cucchiaio altamente tecnologico pensato per dare sollievo ai milioni di persone che soffrono del morbo di Parkinson. Per chi è affetto da questa patologia, infatti, il momento del pranzo o della cena può rappresentare motivo di fatica e frustrazione dovute ai tremori delle mani. Lo smart spoon ha come principale scopo quello di contrastare tali tremori, rendendo i pasti più semplici e piacevoli.

La nuova posata intelligente si chiama Liftware ed è stata creata dal gruppo di scienziati americani Lift Labs. In particolare, l’idea del cucchiaio è del fondatore Anupam Pathak, che ha tratto ispirazione dai suoi studi di dottorato riguardanti la cura dei tremori umani. Molto significativo anche lo slogan legato al progetto Liftware, “Engineered to Simplify Your Life”, che racchiude perfettamente l’idea di fare della tecnologia lo strumento perfetto per semplificare e migliorare le condizioni di vita dei malati.

Il Liftware è sostanzialmente un cucchiaio da cucina elettronico a cui è stato aggiunto un apparato con sensori di movimento ed accelerometri. Questa tecnologia applicata consente alla persona che utilizza il cucchiaio di stabilizzare il movimento, contrastando i tremori degli arti e riducendoli di ben il 70%.

I sensori, racchiusi nella struttura del cucchiaio, lavorano costantemente a prescindere dall’intensità del tremore e sono in grado, attraverso determinati algoritmi, di distinguere i movimenti involontari della mano da quelli volontari nel tragitto dal piatto alla bocca. Il motore interno, invece, controlla il movimento del cucchiaio e neutralizza i tremori sia orizzontalmente sia verticalmente.

Proprio Anupam Pathak ha dichiarato che il progetto nasce dalla consapevolezza che i tremori agli arti “sono un grosso problema per milioni di persone” e che attualmente “non c’è molto che si possa fare, se non assumere determinati medicinali, molti dei quali funzionano solo in determinati casi e hanno effetti limitati”. I fastidi tipici del morbo di Parkinson inoltre non riguardano soltanto chi è affetto da questa patologia, ma anche la maggior parte degli anziani.

In un’ottica più ampia, questo tipo di tecnologia non rappresenta soltanto un aiuto quotidiano, ma anche il tentativo di attenuare quella sensazione di imbarazzo a livello sociale, che spesso prova chi è affetto da tremori. In futuro, il progetto portato avanti da Lift Labs potrà essere una fonte d’ispirazione per designer e ingegneri.
I “limiti” umani infatti rappresentano materiale vivo per queste categorie professionali, sempre attente a sviluppare tecnologie che abbiano effetti positivi concreti sulla vita e la salute delle persone.

[Fonti: The Atlantic.com e Lift Labs Design.com]

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