David Byrne e la musica come sinonimo di salvezza

La musica è la forma d’arte più amata al mondo. Non si può mai prescindere da essa, nè quando si guarda un film o si assiste ad uno spettacolo, nè quando siamo in macchina e sentiamo il bisogno di avere la musica, per non sentirci soli.

“Piacere effimero, ma ancora di salvezza della nostra vita”, questo afferma David Byrne, musicista, compositore e produttore discografico britannico, ex leader del gruppo rock-pop dei Talking Heads, secondo il quale qualsiasi suono, che sia quello di un campanello o di un clacson, o addirittura quello del’avvio del Mac, è musica. La musica si trova dappertutto, essa trasforma il modo di vedere le cose.

Di recente è uscito negli USA il suo nuovo libro “How music works”, una raccolta di saggi brevi in cui Byrne affronta temi riguardanti la musica a partire dalle emozioni che una canzone può suscitare fino alla struttura dei contratti discografici. Ogni parola sta bene nel suo accordo e nella sua melodia, e per essere un bravo musicista e compositore ci si deve convincere di esserlo e non badare al pensiero comune, poiché esso è troppo soggettivo per essere concorde al proprio.

Grande compositore e arrangiatore di musica da balletto e per archi, oltre a comporre nel 1981 le musiche per The Chaterine Wheel, un balletto che debuttò a Broadway, compose nel 2004 l’ultimo album da solista, intitolato Grown Backwards. Compose anche per il teatro e fu vincitore del premio Oscar per la miglior colonna sonora del film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. Per quanto riguarda le arti visive vanta una serie di mostre a partire dalla metà degli anni novanta: sculture e dipinti spesso non firmati.

Byrne ha abbracciato diversi generi musicali e questo fattore lo ha portato a credere che ogni tipo di musica faccia la sua parte nell’animo di un ascoltatore, che susciti delle emozioni diverse ma fondamentali. E pur essendo “piacere effimero”, è indispensabile. Ogni uomo ha bisogno della musica per vivere, non solo chi se ne occupa e chi ha fatto della musica il proprio mestiere, ma anche un semplice appassionato.

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