Inter-Fiorentina chiude ufficialmente il sipario di questo turno infrasettimanale, dando vita ad una partita molto avvincente. Da sottolineare i grandi periodi di forma da cui vengono le due squadre: l’Inter sotto la guida di Mazzarri è riuscita ad ottenere solo risultati positivi, come anche la Fiorentina di Montella, reduce da una serie di buone prestazioni in questo inizio di campionato (nonostante le assenze).
Mazzarri si affida al 3-5-1-1, con l’impiego della solidissima difesa a tre coperta in mediana dalla bandiera Cambiasso. A dirigere le manovre offensive i revitalizzati Nagatomo e Jonathan sulle fasce, Guarin e Taider al centro e Alvarez a svariare sul tutto il fronte offensivo in appoggio a Palacio. Montella schiera un 4-3-2-1 tattico, per favorire le ripartenze del tridente costituito da Joaquin, Mati Fernandez e Pepito Rossi.
Il primo tempo è spumeggiante: senza farsi pregare ambo le squadre giocano a viso aperto, regalando agli spettatori trame di gioco ben elaborate e molto rapide. A un ottimo attacco, inoltre, Inter e Fiorentina affiancano una difesa quasi perfetta. C’è, a ogni modo, più viola in campo, soprattutto grazie a Joaquin, che crea più di un affanno alla difesa nerazzurra con le sue giocate e sfiora il goal in un paio di circostanze. Si va al riposo sul risultato di 0-0 e nella ripresa la partita è pressochè identica. Da segnalare l’ingresso dell’ex Bolton Marcos Alonso al posto di Pasqual, infortunatosi in un ripiegamento difensivo. Su una bella iniziativa dello stesso Spagnolo, Juan Jesus commette una grossa ingenuità in area di rigore: il tocco è leggero ma basta a sbilanciare l’avversario, e l’arbitro non può far altro che concedere il calcio di rigore. Rossi dal dischetto fulmina Handanovic, malgrado questi avesse intuito la traiettoria del tiro. Per l’Inter è giunto il momento di sostituire un indolente Guarin, protagonista di un’uscita dal campo accompagnata da copiosi fischi. Uno dei punti forti della squadra di Mazzarri è che non muore mai, e anche stavolta riesce a ribaltare la partita. Merito anche degli ingressi di Icardi e Kovacic, le cui forze fresche hanno dato una botta di vita ai nerazzurri. Prima Cambiasso in mezza rovesciata e poi Jonathan (gran goal il suo) ribaltano completamente il risultato.
L’Inter di Mazzarri vince la quarta partita su cinque disputate e, proprio sotto la guida del tecnico Toscano, sembra aver trovato quell’identità che mancava dai tempi del triplete. Giocatori come Jonathan e Nagatomo, che con Stramaccioni in panchina erano più dannosi che altro, per il tecnico ex Napoli sono due punti fermi e lo ripagano spesso con buone prestazioni. La Fiorentina gioca bene e non si smentisce, mettendo sotto i nerazzurri nel primo tempo con il solito possesso prolungato. Rossi continua a segnare, ma gli uomini di Montella pagano le troppe amnesie difensive. Se riuscirà a trovare un equilibrio difensivo maggiore, la squadra viola potrà certamente ambire a posizioni prestigiose una volta recuperati i numerosi assenti.