Dante Ferretti, grande scenografo italiano e vincitore di tre premi Oscar nel 2005,2008 e 2012 – rispettivamente per “The Aviator”, con la regia di Martin Scorsese, per “Sweeney Todd” il diabolico barbiere di Fleet Street, con la regia di Tim Burton, e per “Hugo Cabret”, con la regia di Martin Scorsese – viene celebrato al MoMa a New York dal 28 Settembre al 9 Febbraio prossimi. Sarà un evento che farà rivivere importanti momenti del Cinema italiano e non, a partire già dal 1964, quando Ferretti iniziò la sua carriera collaborando con Pier Paolo Pasolini in alcuni suoi film, quali “Medea” o “Edipo Re”.
La sua creatività e inventiva lo hanno reso celebre in tutto il mondo spostandosi dallo scenario italiano e ampliandosi verso lo scenario internazionale, specie quello hollywoodiano. Nello scenario italiano importante è la collaborazione con registi quali Fellini, Rossellini, Bellocchio, De Sica. Con Fellini ebbe molta fortuna perchè gli fu reso possibile lo sfogo del suo genio creativo adatto alle atmosfere oniriche felliniane. Nello scenario internazionale la più importante collaborazione fu quella con Scorsese, poi successivamente anche con Neil Jordan e Tim Burton.
Altra sua grande passione fu esser curatore di svariate opere liriche nei teatri più famosi al mondo, quali la Scala di Milano, il Teatro Regio a Torino, il Metropolitan a New York, la Royal Opera House a Londra.
La mostra sarà l’occasione per onorare il grande scenografo con una retrospettiva di ventidue suoi film e un labirinto a dodici schermi in cui verranno proiettati disegni e schizzi di film e scenografie.
Da sempre originale, Ferretti ha segnato la storia della scenografia italiana ed extraeuropea, arrivando addirittura al 3D in Hugo Cabret, in cui la perfezione dei macchinari, degli orologi e dell’automa ha catturato l’intero pubblico mondiale. Di sicuro Ferretti avrà ancora tanto da dare.