Il verdetto dell’Anica riguardo a quale film rappresenterà l’Italia agli Oscar 2014, nella categoria Miglior Film Straniero, è arrivato: è stato indicato “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Tra i papabili col suo “Razza bastarda”, il regista esordiente Alessandro Gassman non si lascia scoraggiare ed è già alle prese con la seconda fatica cinematografica.
Pochi giorni fa scriveva infatti così dal suo profilo Twitter: “vado a guadagnarmi la pagnotta… e intanto, il mio “razza bastarda” umilmente “lotta” per gli Oscar e inizia il suo percorso all’estero!”
Il film del neo-regista aveva certamente avversari di spessore come il vincitore “La grande bellezza” e “Miele” di Valeria Golino. A proposito della candidatura del suo film per gli Oscar 2014, Gassman twittava così: “Vivo bene il momento, senza grandi speranze di arrivare a Hollywood, ne ho una piccola”.
Eppure la pellicola ha un profilo di tutto rispetto che affronta temi attuali e di difficile discussione tra i quali i binomi padre/figlio e autoctoni/immigrati. La sceneggiatura deriva dall’altra grande passione di Gassman, il teatro; è infatti tratto dalla piece teatrale dello scrittore cubano Reinaldo Podov “Cuba and his teddy bear” che l’attore aveva già messo in scena sempre sotto la sua regia.
“Razza bastarda” è una storia di formazione che racconta le difficoltà di Roman, pusher di origini romene da trent’anni in Italia, di dare uno stile di vita dignitoso al figlio Nicu il quale invece si vergogna delle sue radici. Un film di genere che fa esplorazione linguistica, forse con un accento rumeno un po’ artificioso, e cerca di avvicinare gruppi etnici differenti ormai troppo distanti tra loro a causa dei pregiudizi.
Nel frattempo Gassman “junior” non si ferma e durante la sua apparizione al Giffoni Film Festival 2013, parlando dell’esperienza alla regia dice: “Ho scoperto che la regia per me è più naturale della recitazione”. Non ci stupisce quindi che sia già alle prese con il secondo film dietro la macchina da presa; annuncia infatti dal set di “Tutta colpa di Freud” al quale lavora con Paolo Genovese, che sta preparando una nuova sceneggiatura che sarà completamente differente rispetto a “razza bastarda”, una storia in costume ambientata nel periodo fascista.