Dal 16 settembre la fiabesca cittadina marchigiana Recanati ha accolto il set della nuova produzione firmata Mario Martone, regista napoletano di ‘Noi Credevamo‘, che porterà al cinema la vita tormentata ed affascinante del giovane Giacomo Leopardi con il volto dell’attore Elio Germano. Un progetto ambizioso, un’ idea nata dopo un viaggio nel 2010 lungo le orme del ‘favoloso’ poeta proprio a Recanati, nella sua casa.
“Per me che avevo l’omega di Napoli è apparsa l’alfa. Avevo sfiorato Leopardi a teatro nel 2004 e in questo decennio sono rimasto molto legato all’Ottocento. È chiaro che la voce di Leopardi mi ha sempre accompagnato. “ La conferma di una passione iniziata con la messa in scena a teatro delle Operette Morali e trasmessa anche nel film che concorse al Leone D’Oro nel 2010, ‘Noi Credevamo’, completamente calato nella storia del Risorgimento italiano.
Per questa occasione Martone ha deciso di confrontarsi direttamente con quella voce ispiratrice ed è pronto a regalarci un Leopardi in certi aspetti inedito: un giovane uomo dalla mente brillante e all’avanguardia, capace di trasformare in esperienza poetica il proprio universo fatto di sentimenti autentici e riflessioni inesorabili.
” Non si tratta tanto di dare una chiave di lettura, quanto di leggere ciò che Leopardi ha scritto e ha vissuto perché le due cose sono molto strette nel suo caso. Leopardi è più uno scrittore del Novecento che dell’Ottocento, per il quale l’esperienza individuale è a doppio filo con ciò che scrive. Per questo è interessante affrontare anche degli aspetti della vita di Leopardi a partire dalla sua età. Così come c’era un Risorgimento con le barbe lunghe, e si scopre invece che i cospiratori erano dei ragazzi, la stessa cosa è per Leopardi, che muore giovane, a 38 anni, e scrive cose meravigliose quando è un ragazzo. “
Quello che vedremo nel film non sarà sicuramente il Leopardi stereotipato nell’immaginario collettivo, triste e pessimista, divenuto gobbo per l’eccessivo studio o per malattia, sempre in guerra con la vita e con l’amore; il taglio nuovo che Martone vuole regalare al suo Leopardi è ben chiaro dalla scelta dell’attore che ne vestirà il ruolo, Elio Germano, sul quale punterà per regalare all’immagine accademica del poeta una nuova ventata di freschezza, senza però tralasciare lo spessore emotivo necessario a rendere al meglio lo ‘scienziato dei sentimenti’.
“Ho il privilegio di essere pagato per studiare e la preparazione per questo film è durata quattro mesi. Ora si comincia. Abbiamo calcolato con Mario l’errore come nostro compagno e garantiamo solo grandi incertezze” (Elio Germano)
Per il ruolo della ‘tenerella’ Silvia il regista napoletano invece si è lasciato rapire dal fascino di una giovanissima studentessa universitaria, Gloria Ghergo, conosciuta proprio a Recanati nel ristorante dove lavorava come cameriera; la ragazza comparirà solo in alcune scene del film ma la fortuna l’ha davvero baciata, regalandole l’opportunità di partecipare ad uno dei progetti più attesi nel panorama del cinema italiano.
Ad arricchire il cast del film ci saranno anche Michele Riondino (Antonio Ranieri), Massimo Popolizio (Monaldo Leopardi), Anna Mouglais (Fanny Targioni Tozzetti), Paolo Graziosi, Edoardo Natoli, Iaia Forte, Isabella Ragonese, nel ruolo della sorella Paolina Leopardi ed Ennio Fantastichi in quello dell’autoritario padre Monaldo.
Un cast d’eccezione, una location affascinante che per l’occasione si calerà nuovamente nella sua veste ottocentesca, un percorso che attraverserà non solo le Marche, ma anche Firenze, Napoli e Roma, il tutto prodotto con la collaborazione di Rai Cinema e Palomar ed il contributo di imprenditori marchigiani, della Regione Marche, della Fondazione Marche Cinema Multimedia-Marche Film Commission e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
“È un’occasione straordinaria che provoca una forte emozione, un respiro profondo in una quotidianità che è fatta di grandi difficoltà” (Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche)
Grandi aspettative e curiosità per una produzione che ci dona una reale speranza di rivalsa per il buon cinema italiano.