Sceglie Napoli come una delle ultime tappe di Live 2013, più che un tour, un vero e proprio viaggio in giro per l’Italia tra inediti e grandi successi. Daniele Silvestri ritorna sul palco dopo una pausa di un anno, con la voglia di suonare, sperimentare nuove sonorità e incontrare il suo pubblico.
Si è presentato così sul palco dell’Arenile Reload, insieme alla sua band di nove elementi, “una formazione allargata e mutante”, la prima delle tante novità che i fan hanno apprezzato tappa dopo tappa. Alla band storica si sono aggiunti infatti Rodrigo d’Erasmo degli Afterhours, Guglielmo Gagliano dei Negrita e Massimo Giangrande. Grandi artisti, ma anche amici del cantautore romano in grado di improvvisare e scambiarsi gli strumenti nel bel mezzo del concerto, trasformando il live in uno spettacolo unico. “Un invito all’anarchia”, come ha detto lo stesso cantautore, tra fuori programma, una scaletta modificata poco prima di salire sul palco e tante sorprese.
Nei ventotto brani della scaletta tutta partenopea, c’è stato spazio per brani storici fin ad ora esclusi dalla dimensione live come Un giorno lontano, brano fatto in esclusiva per l’Arenile Reload, l’ironica Love is in the air, L’uomo col megafono, L’autostrada fino ad arrivare alle più recenti come Le navi e Ma che discorsi.
Per un tour slegato da un disco, quale migliore occasione per proporre inediti candidati a far parte del prossimo lavoro? L’intenzione è stata quella di farli vivere sul palco prima ancora di inciderli. E allora arrangiamenti e nuove sonorità sono servite per captare il coinvolgimento del pubblico partenopeo. Tra le novità la divertente Stizziscitici una canzone nuova e ancora in fase di elaborazione dove Silvestri ha sfoderato le sue abilità linguistiche tra scioglilingua classici ed altri tipici napoletani, suggeriti al momento.
Tra i momenti più divertenti della serata, la scelta a maggioranza di una canzone, quando Daniele Silvestri ha chiesto “Che canzone volete ascoltare?”, ha seguito l’input del pubblico e ha scelto Datemi un benzinaio. Poco importa se forse aveva vinto l’altra canzone in ballottaggio, Me fece male a chepa. La parola d’ordine è infatti partecipare, questo è un live costruito insieme al suo pubblico, come dimostra l’ormai nota veste social di Silvestri, sempre pronto al confronto tra Facebook e Twitter.
Non ama le situazioni organizzate, predefinite ma quelle che nascono spontaneamente e Daniele Silvestri lo ha dimostrato grazie agli ospiti che di volta in volta ha avuto sul palco nel suo tour. Da Max Gazzé a Niccolo Fabi e Fiorella Mannoia, a Napoli è stata la volta di Francesco di Bella dei 24 grana, James Senese e Capone Bungt &Bangt. Vere e proprie jam session, contaminazioni musicali, la più emozionante quella con il grande Senese che con il suo assolo al sax ha incantato il pubblico.
“E poi? Già finisce? Ma stiamo scherzando? E io che ci stavo prendendo gusto”, aveva scritto Daniele Silvestri qualche settimana fa dal suo profilo Twitter. E allora dopo Napoli, che doveva essere l’ultima tappa, inserite altre due date per soddisfare i fan ed il suo coinvolgente bisogno di live.
credits photos [Alessandro Oriani]