Dopo le due nette vittorie con la Lazio (in supercoppa e in campionato) e il successo di misura a Marassi contro la Samp i bianconeri sembravano in rampa di lancio verso un’altra stagione trionfale, guidati da un Tevez in versione extra lusso e dal solito Arturo Vidal, forse attualmente il più forte centrocampista al mondo. Le due partite successive contro Inter e Copenaghen hanno iniziato a incrinare qualche certezza in casa Juve.
Se il pareggio di San Siro poteva essere considerato accettabile visto il buon momento dell’avversario, l’1 a 1 in terra di Danimarca ha insinuato più di un dubbio a proposito della reale possibilità della Juventus di competere ad alto livello su più fronti. Nonostante le tantissime conclusioni tentate verso lo specchio della porta difesa da un Wiland in versione muro di gomma, molte responsabiltà del mancato successo sono da ricercare tra le fila bianconere.
Gli acquisti di Tevez e Llorente avrebbero dovuto colmare il gap offensivo con le big europee, che nei due anni precedenti era stato identificato come il vero problema della Juventus. Fino ad ora però i risultati sono decisamente inferiori alle attese: l'”apache” argentino, nonostante un inizio positivo, non può sobbarcarsi da solo la responsabilità di finalizzare la grande mole di gioco prodotta, anche perchè non è quasi mai stato un attaccante da 30 goal a stagione. Nella sua annata realizzativa migliore (il primo anno al Manchester City) il suo score si è fermato a 29 reti in 42 partite, cifre che poi sono andate in calando fino a raggiungere le 17 reti in 47 presenze nella scorsa stagione. Llorente è il complemento ideale di Tevez nella mente della dirigenza juventina, l’attaccante boa da doppia cifra che dovrebbe aiutare l’argentino nel bucare le difese avversarie. Ma nelle prime partite Conte ha preferito schierare Vucinic o in alternativa il redivivo Quagliarella (quasi ceduto in estate), riservando allo spagnolo solo una fugace apparizione di pochi minuti, come anche a Giovinco.
Tra gli addetti ai lavori si è anche diffusa la voce che l’allenatore leccese non gradisse più di tanto “il re leone”, senza considerare le presunte dichiarazioni di Tevez sulle scarse capacità del suo compagno d’attacco, poi prontamente smentite dal diretto interessato. Lo stesso mister bianconero, nella conferenza prepartita di oggi, ha smentito la poca considerazione per l’ex Bilbao affermando che “è un giocatore che abbiamo scelto e preso tutti assieme, e tutti assieme lo supportiamo. Non voglio che si instauri il gioco del capire chi ha voluto chi. I calciatori li prendiamo e li supportiamo tutti insieme. Llorente ha avuto bisogno di ritrovare intensità. È una cosa che perdi se non giochi un anno. Avrà la sua chance“.
Alcune perplessità riguardano anche la fase difensiva della Juventus, finora meno convincente rispetto a quanto visto nelle stagioni precedenti. I primi sentori si erano avuti già nella partita con la Lazio, quando Klose ha realizzato il momentaneo 2 a 1 su un errore evitabile di Buffon. Nelle successive due partite i bianconeri hanno subito goal, con disattenzioni perlomeno inusuali come l’errore di Chiellini con l’Inter o la dormita su palla da fermo a Copenaghen. Ogbonna non sembra ancora in grado di sostituire adeguatamente uno dei tre titolari e Caceres starà fuori per un po’ di tempo dopo l’infortunio rimediato nella partita giocata dalla nazionale uruguaiana con il Perù, per cui ai tre tenori della difesa verranno chiesti grandi sforzi per rendere di nuovo imperforabile il reparto.
A centrocampo Marchisio sembra quasi pronto al rientro e potrebbe essere convocato già oggi, mentre sulle fasce l’ennesimo infortunio di Pepe ha complicato i piani di Conte. La cessione di Giaccherini è stata avallata dalla società proprio contando sulla rinnovata disponibilità dell’esterno ex Udinese, che però sembra ancora lontano dal rientro a pieni giri. A parte queste considerazioni di tipo tecnico, il compito principale del mister è quello di riportare il livello di fame agonistica dei suoi al massimo, e la partita col Verona dirà se la strada in tal senso è stata imboccata.
Probabile formazione: Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Asamoah, Pogbà, Vidal, Pirlo, Lichtsteiner, Vucinic, Tevez.