Taglio ai buoni libro, Assessore s’incatena per protesta

I tagli dei buoni libro decisi dal Governo continuano a destare proteste e polemiche. Ne è un esempio Geppino De Rose, l’Assessore alla Scuola di Cosenza, il quale, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, si è incatenato davanti ad una scuola proprio come segno di protesta contro il provvedimento del taglio ai buoni libro, annunciando che provvederà a fotocopiare i libri a quelle famiglie che non possono affrontare tale spesa.

In base a questo piano di riparto regionale della Regione Calabria prevista dal Governo, il comune di Cosenza ha subito un significativo taglio del 60%, rispetto all’anno precedente, della fornitura gratuita e semi gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014. Tale taglio ha provocato non pochi problemi alle famiglie cosentine meno abbienti.

A tale provvedimento l’assessore De Rose dice “no” e, come aveva preannunciato, lunedì mattina si è incatenato davanti alla scuola elementare Carmelina D’Ambrosio.

La scelta di questa scuola non è un caso. Difatti bisogna precisare che anche se per questo istituto è prevista la fornitura gratuita dei libri di testo, questo è comunque collocata in uno dei quartieri più disagiati e maggiormente abitati della città, dimostrando il pieno appoggio alle famiglie che hanno subito tale ingiusto provvedimento.

Ma De Rose non si è limitato a questo gesto plateale, ha infatti annunciato che “Non ci limiteremo a subire, sono pronto ad autodenunciarmi, per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale, ma se è necessario, fornirò a mie spese, ai ragazzi delle famiglie più bisognose, escluse dal beneficio dei buoni libri, copie fotostatiche dei libri. Abbiamo doveri morali precisi verso i meno fortunati.”

Secondo l’assessore il taglio dei buoni libro, oltre a provocare un disagio economico alle famiglie in difficoltà, avrà come conseguenza il diffondersi della dispersione scolastica, minacciando così il costituzionale diritto allo studio.

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