Francesco Totti dimostra ancora una volta la caratura del campione, non solo all’interno del rettangolo di gioco, aiutando una bambina (tra l’altro omonima di sua figlia Chanel) gravemente malata. L’episodio, tutt’altro che programmato, si è verificato nel riscaldamento al Tardini: Totti stava per terminare gli esercizi prepartita quando lo speaker del Parma, avversario di giornata della Roma, ha annunciato che la piccola Chanel necessitava di un’urgente operazione a Boston per sconfiggere un brutto male. A quel punto il capitano romanista si è recato nel sottopassaggio e ha iniziato un bel siparietto con la bambina, per poi donare una somma ingente a favore dei genitori nel post partita.
La figura del calciatore moderno è spesso vittima di (pre)giudizi gratuiti, legati a considerazioni di tipo economico o comportamentale. Così si finisce per fare di tutta l’erba un fascio, condannando persone che nemmeno si conoscono solo in base al lauto stipendio guadagnato o ad un comportamento negativo in campo dettato dalla foga agonistica del momento. E Francesco Totti, da questo punto di vista, è sempre stato uno dei bersagli preferiti soprattutto dalla stampa, che diverse volte si è dimostrata tutt’altro che comprensiva nei suoi confronti.
Il ragazzo di Porta Metronia, a dire il vero, è inciampato in comportamenti eccessivi sul campo da gioco, a causa di un nervosismo figlio di una tenuta mentale spesso imperfetta. Non si può negare come questi episodi spiacevoli, non degni di un campione del suo calibro, ne abbiano offuscato l’immagine pubblica: basti pensare al famoso sputo a Puolsen durante i campionati europei del 2004 o al violento calcio rifilato a Mario Balotelli durante la finale di Coppa Italia del 2010. Ma questi scivoloni bastano da soli a delineare la personalità di Totti?
Il capitano della Roma fuori dal campo è da sempre un esempio, per il ruolo di padre modello e per la simpatia innata alle quali si unisce una vocazione filantropica che da sempre lo contraddistingue. Totti è ambasciatore Unicef sin dal 2003 e in collaborazione con la famosa organizzazione per il sostegno dei bambini nei paesi sottosviluppati è stato protagonista di un gran numero di iniziative umanitarie di rilievo, come la donazione di parte dei proventi legati alla vendita del libro “Tutte le barzellette su Totti-raccolte da me” o il sostegno a una serie di campagne, ultima delle quali quella per la raccolta fondi contro la mortalità infantile nel mondo denominata “Vogliamo Zero” (nella foto in alto): «Sono qui per aiutare l’Unicef. Ancora oggi nel mondo. Basta un semplice vaccino per salvare una vita!», recita Totti nello spot andato in onda lo scorso anno.
Oltre a ciò non bisogna dimenticare che i diritti Tv pagati dall’emittente satellitare Sky per la diretta televisiva del suo matrimonio con Ilary Blasi (circa 240.000 euro) sono stati interamente devoluti in beneficenza al canile di Porta Portese per l’acquisto di un’autoambulanza per il soccorso dei cani, mentre i proventi incassati sul personaggio di “PaperTotti”, apparso sul giornale a fumetti Topolino e chiaramente ispirato al capitano, sono stati totalmente devoluti in beneficenza.
Notizie come quelle precedenti non generano la stessa attenzione mediatica di un calcio rifilato a un avversario o di un diverbio con l’arbitro di turno, ma indubbiamente dimostrano il gran cuore del capitano della Roma.