Quasi due anni fa, precisamente il 13 gennaio 2012, la nave da crociera Costa Concordia urtava il fondale di fronte l’ormai tristemente famosa Isola del Giglio, nell’arcipelago toscano in provincia di Grosseto.
E’ avvenuto ieri il completamento dell’operazione di recupero del relitto che è stata seguita in streaming e commentata dalla stampa internazionale. L’operazione senza precedenti è stata patrocinata dalle aziende Micoperi , imprenditore nautico italiano specialista nelle costruzioni di ingegneria subacquea, e di Titan Salvage, azienda americana che si occupa di rimozioni di relitti; ha inoltre coinvolto anche altre aziende italiane quali Fincantieri, Cimolai, Rosetti, Gas&Heat, Trevi, Fagioli, Nuova Olmec sotto la supervisione di Costa Crociere e del Salvage Master sudafricano Nick Sloane.
Il video in Time-lapse
Le televisioni di tutto il mondo hanno seguito l’evento e sono disponibili diversi filmati in timelapse del raddrizzamento della nave da diversi punti di vista. Questa tecnica cinematografica, dall’inglese time (tempo) e lapse (intervallo), permette l’acquisizione di un video a un frame-rate inferiore al normale attraverso dispositivi che servono a regolare, appunto, gli intervalli di cattura tra un frame e l’altro.
Acquisendo le immagini/fotogrammi con un intervallo inferiore ai 24fps (“fotogrammi per secondo”), che è comunemente riconosciuto come il frame-rate che meglio riesce a restituire sullo schermo la velocità del moto della realtà, e riproducendolo a velocità regolare, si ha un accelerazione che permette di apprezzare eventi che per loro natura impiegano diverse ore, quando non giorni, per compiersi.
Contrariamente a quella del time-lapse, la tecnica dello slow motion consiste nel riprendere un avvenimento (generalmente uno scatto o un evento in velocità) con un numero di frame per secondo di molto al di sopra dei 24fps. Questo metodo di ripresa restituisce immagini i movimento che permettono di apprezzare, ad esempio, i dettagli di una corsa motociclistica o di un dribbling particolarmente veloce e pregevole.
Grazie alle webcam di Giglionews possiamo vedere le fasi dell’evento, svoltosi tra il 16 e il 17 settembre, condensate in un paio di minuti
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=MbAZs2flOPQ#t=13[/youtube]
Insieme ad altri filmati che girano in rete e che riescono a restituirci l’evento in una manciata di secondi, come ad esempio quello della CNBC
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lJNdPdR-rUg[/youtube]
oppure condensato in appena 12 secondi
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Gd2Z-fdtHyc[/youtube]
I numeri dell’operazione Costa Concordia
Il relitto della Costa Concordia è lungo 300 metri per un peso di 114mila tonnellate.
Le strutture che sono servite a rimettere in asse la nave contano 6 piattaforme ancorate alle rocce ad una profondità di circa 9 metri ciascuna; 56 catene di 28 tonnellate ciascuna; è stato allestito un fondale artificiale composto da 1.180 sacchi di malta cementizia; sono stati impiegati 22 mezzi navali e 8 chiatte, nonché 500 persone di 26 diverse nazionalità.